Cos'è
con Anna Del Viscovo della Formazione Calloni.
Cos’è lo Yoga sciamanico
Yoga sciamanico è un termine coniato da Selene Calloni Williams in cui convergono le due tradizioni (quella orientale yogica e quella occidentale psicologica) che sono state alla base della sua formazione iniziatica e che, oggi, confluiscono nella potente visione sincretica simbolo-immaginale veicolata da Nonterapia e dall’Imaginal Accademy.
In questo approccio si sperimenta lo yoga quale forma di psicologia pratica, un’esperienza integrale di creatività su tutti i livelli dell’essere (fisico, emotivo, mentale, spirituale) che segue, prosegue e persino supera l’altrettanto potente visione del grande maestro del Purna Yoga o Yoga Integrale, Sri Aurobindo il quale fu senz’altro un grande yogin, ma anche uno sciamano.
Ritirare le proiezioni o riassorbire il reale
Partecipare a un corso o, meglio ancora, a un viaggio-seminario di yoga sciamanico vuol dire essenzialmente fare esperienza del ritiro delle proiezioni – per dirla alla James Hillman.
Un’esperienza cioè di risveglio dalle illusioni basato sul concetto di fondo che tutto è sogno, immagine, proiezione.
Cosa sono queste illusioni?
Potremmo chiamarle maya, oppure cittamaya (illusioni mentali, costruzioni mentali), condizionamenti, attaccamenti, trappole dell’oggettivismo e del materialismo, delle sensazioni e dei pensieri nei quali tendiamo a identificarci.
Che lo si dica con termini più psicologici (ritirare le proiezioni) o mistico-yogici (riassorbire il reale), la sostanza non cambia: tutta la realtà oggettiva è un grande sogno, una ipnosi collettiva e individuale dalla quale risvegliarsi allenando l’attenzione cosciente per ricordarsi chi si è veramente (i creatori manifestanti del sogno) e restituendo l’anima alle cose.
Restituire l’anima alle cose, ovvero fare anima. Come? Riprendendo il dialogo interrotto con il Daimon, cioè con l’invisibilità che può chiamarsi in molti modi più o meno suggestivi: il regno degli spiriti, delle ombre, degli avi e antenati, dei sogni, dei miti e della favole, di dio e di tutti gli dei e dee.
Il grande spirito che sta al fondo di qualsiasi cosa.
Gli indiani d’America lo chiamavano Wakan Tanka.