È una bellissima notizia quella che arriva a margine della sigla di un importante accordo sottoscritto lunedì 22 aprile 2024 in merito alla riqualificazione dell’ex cava Parpagliona, frutto di un lungo e complesso percorso durato quasi quattro anni ma che, per dirla tutta, affonda le radici in più di vent’anni di interlocuzione tra il comune e l’azienda proprietaria del sito.
La ditta, dopo aver presentato un piano di ampliamento dell’area di recupero di rifiuti non pericolosi alla Città Metropolitana, si è impegnata in una serie di interventi di riqualificazione ambientale della porzione dell’ex cava Parpagliona.
Tra gli interventi previsti, inoltre, vi è la cessione gratuita a favore del comune di Sesto San Giovanni di una porzione di territorio di oltre 41mila metri quadri situata tra il Lambro e il Peduncolo della Tangenziale all’interno del PLIS Parco Media Valle Lambro.
“L’area, prima di essere ceduta, verrà bonificata e rigenerata a parco con la creazione di percorsi ciclopedonali in continuità, tra le altre cose, con la ciclabile di via Manin – spiegano dal Comune – In questo modo, unendosi alla pista del Naviglio della Martesana, in pratica, si crea un collegamento tra Sesto San Giovanni, Milano, Cologno Monzese fino a Trezzo sull’Adda”.
Queste condizioni, come detto, sono frutto di un lungo iter che ha visto nel comune di Sesto un vero e proprio protagonista. La rilevanza strategica di tali interventi, infatti, erano stati chiaramente espressi nel documento di piano del PGT, nel quale si promuoveva l’approvazione di un progetto di riqualificazione ambientale nell’ambito dell’ex cava Parpagliona.
Grazie all’ampliamento dell’area di recupero, con i lavori nelle aree ex Falck, gran parte dei rifiuti non pericolosi generati nei cantieri potrà essere trasformata interamente in loco, favorendo sul territorio lo sviluppo di un’economia circolare virtuosa.