Dopo aver trovato le risorse finanziarie per abbassare le tariffe TARI, che si sono alzate in quasi tutti i territori limitrofi, il Comune di Sesto San Giovanni fa un passo in più per rendere la città sempre più pulita, e virtuosa.
A breve, infatti, partirà la tariffa puntuale sperimentale per una misurazione dei rifiuti indifferenziati. Si tratta di un censimento delle utenze per ottenere dati precisi sulla raccolta, che passerà attraverso l’utilizzo di cassonetti a chiave e sacchetti con microchip.
La sperimentazione durerà un anno e, se andrà a buon fine, potrà essere estesa a tutta la città. Le ricadute positive di questo progetto sono molte: prima di tutto si potrà migliorare la raccolta differenziata ottimizzando i servizi di raccolta. E questo permetterà di aumentare gli incentivi: tenendo sotto controllo la spesa per lo smaltimento la TARI potrà essere distribuita in modo più equo.
“Prosegue l’impegno dell’amministrazione sulla via della transizione ecologica e della green economy – spiega il primo cittadino di Sesto San Giovanni, Roberto Di Stefano – una città più pulita è una città più bella, più decorosa. Ma per ottenere questo importante risultato serve che ognuno faccia la propria parte, in un gioco di squadra che deve essere armonizzato. L’obiettivo di questa sperimentazione è di ridurre il più possibile la produzione di rifiuto secco indifferenziato, così da aumentare al massimo la quantità e la qualità della raccolta dei rifiuti riciclabili. Ricordiamo che lo smaltimento del rifiuto indifferenziato ha un costo elevato per il comune e, di conseguenza, per i cittadini. Togliendo dal sacco dell’indifferenziato tutto ciò che è riciclabile come gli imballaggi di plastica, metallo e TetraPak, carta e cartone, vetro e rifiuto umido, si riduce la spesa per lo smaltimento. E con una buona raccolta differenziata il comune può ricevere degli incentivi che vanno a coprire parte della TARI”.
La tariffa puntuale sperimentale partirà in zone precise della città:
Zona di raccolta n. 5
Archimede (via),
Chiverni (via),
Copernico (via),
Cottolengo (via),
Curie (via),
della Chiesa (piazza),
Di Dio F.lli (via),
Di Vittorio (via),
Ferrara (via),
Livorno (via, comprese radiali),
Lovati (via),
Madonna del Bosco (via),
Manin (via),
Mantova (via),
Martesana (via),
Marx (via, da Pace a confine, comprese radiali), numeri pari dal 370 a ultimo civico e numeri dispari dal 345 a ultimo civico
Milano (via),
Molino Tuono (via),
Pace (via, da Rimembranze a Marx), da n. 80 al n. 204 (solo lato pari)
Partigiani (via, da Madonna del Bosco a Di Vittorio), lato civici dispari dal distributore di carburanti al fast food, lato civici pari da cancello via Maffi fino a ultimo civico pari di via Di Vittorio
Verona (via)
Zona di raccolta n. 5 bis
Cadorna (via),
Camagni (via),
Cavallotti (via, da Marelli a Fiorani), numeri dispari dall’1 al 65 e numeri pari dal 2 al 162
Como (via),
dei Mille (via),
Don Mapelli (piazza),
Isonzo (via),
Italia (viale, da Marelli a Verdi), numeri dispari dall’1 al 217 e numeri pari dal 2 all’incrocio con via Rimembranze (assenza numeri civici)
Lacerra (via)
Maestri del Lavoro (via),
Marelli (viale, da XXIV Maggio a Modena), civici dispari da ex Impregilo al 19 e numeri pari dal 2 al 162
Marsala (via),
Martiri della Libertà (via),
Muratori (via),
Pavese (via),
Pelucchi (via),
Rabino (via),
Sardi (via),
Torino (via),
Valdimagna (via),
XI Settembre (piazza),
XXIV Maggio (via).
Che ha permesso di contenere i costi della TARI per tutti i cittadini. Il Comune, infatti, ha usato 500mila euro del milione e mezzo di fideiussione AreaSud, la vecchia azienda che gestiva il servizio rifiuti fino al 2019 a fronte di un aumento generale del costo complessivo del servizio rifiuti a carico dell’ente. Nell’ambito dell’analisi sul conferimento dei rifiuti, inoltre, si è rilevato un calo di due punti percentuali rispetto all’anno precedente nella raccolta differenziata e un incremento di produzione di rifiuti indifferenziati. Ma nonostante questo quadro il Comune è riuscito a trovare la soluzione adeguata per garantire una boccata d’ossigeno nei bilanci delle famiglie sestesi. Ora, con questa sperimentazione, si potrà fare ancora di più per contenere le bollette.