L’amministrazione comunale di Sesto San Giovanni ha dato riscontro alla nota del Ministero dell’Interno in merito alla procedura di riequilibrio finanziario pluriennale. Per quanto riguarda la quantificazione e la composizione della massa passiva, è stato specificato che sia nel piano di rientro che nella deliberazione consigliare di approvazione è stato indicato il solo importo complessivo da ripianare.
“Nel 2016 – commenta Roberto Di Stefano, sindaco di Sesto San Giovanni – la capacità di riscossione tributaria da parte della precedente amministrazione si attestava sul 64,58%, ora con noi – nel 2018 – è salita al 79,82%. Questo è il frutto di un lavoro capillare e certosino, necessario per porre rimedio alla disastrosa situazione ereditata da chi ci ha preceduto”.
“Il nostro obiettivo – continua il sindaco Di Stefano – è quello di contrastare l’evasione delle tasse locali. Se c’è qualcuno che pensa di poterla fare franca, perché abituato alle gestioni delle giunte di sinistra che non facevano i dovuti accertamenti, ora l’aria è cambiata. È finita l’epoca dei furbetti che non pagano e degli onesti che sono costretti a rimetterci per la totale assenza di controlli da parte di amministrazioni irresponsabili”.
Per migliorare la riscossione dei residui attivi, l’amministrazione comunale ha proceduto con la riorganizzazione dei processi interni per la gestione e la riscossione delle entrate, oltre che con l’accelerazione di conclusione del procedimento. È in corso inoltre l’unificazione delle banche dati a disposizione dell’ente, che prima non erano comunicanti tra loro, in maniera tale che si possano recuperare gli atti per i pagamenti: con l’obiettivo di avere, per ogni posizione, un estratto conto di tutte le posizioni debitorie di ciascun contribuente. Anche l’analisi dei residui attivi è migliorata: la capacità si attesta al 43%, mentre con le precedenti amministrazioni risultava alterata con irregolarità contabili così come accertato dalla Corte dei Conti.
L’amministrazione comunale sta effettuando un monitoraggio costante dei versamenti effettuati dai contribuenti, con l’invio di solleciti di pagamento già in corso d’anno. Sono stati migliorati i tempi di notifica degli avvisi di accertamento ed è stato riscontrato che diversi contribuenti pagano in presenza dello stesso avviso. È stata avviata anche una fase pre-coattiva, prima di attivare la vera e propria riscossione coattiva, in relazione agli accertamenti diventati definitivi. Inoltre, sono migliorate le analisi delle posizioni debitorie per aumentare il livello di efficacia delle azioni di recupero. “In questo modo ci sono maggiori ingiunzioni di pagamento e un’emissione tempestiva del ruolo, senza che tutto passi in cavalleria come funzionava con la sinistra alla guida della città”, commenta Di Stefano.
Per quanto riguarda i debiti fuori bilancio, l’amministrazione ha comunicato al Ministero la strategia per ripianare i debiti ereditati. “Pesa il mancato inserimento dei 4 milioni e mezzo di euro per il completamento della linea M1 della metropolitana che hanno ulteriormente aggravato i debiti ereditati dalla sinistra, ma con la vendita delle farmacie abbiamo dato copertura ai debiti fuori bilancio”.