Il sindaco di Sesto San Giovanni; Roberto Di Stefano, ha subito accolto la richiesta del direttore generale dell’Asst Nord Milano, Elisabetta Fabbrini, per cercare una sistemazione temporanea al personale dell’Ospedale di Sesto San Giovanni impegnato nell’emergenza coronavirus. A disposizione di medici e infermieri ci saranno 5 mini alloggi della Fondazione Geriatrica La Pelucca in via Falck. In questo modo sarà possibile ridurre gli spostamenti dei professionisti che ogni giorno sono in prima linea nella lotta al virus, tutelando al contempo le loro famiglie da eventuali contagi e riducendo il carico cui sono sottoposti in questi giorni estenuanti.
Si tratta di piccoli appartamenti da 29 metri quadrati, dotati di biancheria e lavatrice per igienizzare gli indumenti. Ogni spesa sarà a carico della Fondazione che si è dimostrata fin da subito disponibile e felice di offrire questo contributo al personale ospedaliero di Sesto. Oggi alle ore 12 l’Ospedale di Sesto San Giovanni avvierà un avviso interno per l’assegnazione dei mini alloggi, con una serie di criteri tra cui l’assistenza a pazienti altamente infettivi.
“Ho subito accolto la richiesta della dottoressa Fabbrini – commenta il sindaco Roberto Di Stefano – per dare un aiuto concreto al personale dell’Ospedale di Sesto in questo periodo molto difficile. Ringrazio Fondazione Pelucca e il presidente Nicosia per essersi attivati immediatamente e aver messo a disposizione questi 5 mini alloggi che potranno dare sollievo ai grossi sforzi che medici e infermieri stanno facendo in questi giorni. Nel contesto di un’emergenza di questo tipo, è importante aiutare chi ci aiuta: a tutti i professionisti dell’ospedale della nostra città va il nostro grazie infinito”.
“Siamo felici di dare il nostro contributo in questa emergenza – commenta il presidente di Fondazione La Pelucca, Giuseppe Nicosia – . I mini alloggi sono già pronti per essere abitati dal personale che verrà individuato dall’Ospedale di Sesto San Giovanni. In questo modo confermiamo la nostra mission, ovvero l’attenzione verso i bisogni individuali delle persone, in questo caso medici e infermieri che stanno lottando contro il coronavirus e cercano un alloggio vicino al luogo di lavoro”.