Il Consiglio comunale di Sesto San Giovanni con 14 voti a favore, 6 contrari e 1 astenuto ha approvato la chiusura del piano di riequilibrio finanziario pluriennale, che aveva già ricevuto l’ok da parte della Corte dei Conti lo scorso 21 ottobre sulla base della documentazione prodotta dal Comune. A fine luglio anche il Ministero dell’Interno aveva espresso valutazione positiva al piano di rientro. È stata ripianata la massa passiva complessiva di 14,7 milioni di euro, di cui 10,1 milioni di disavanzo derivante dalla gestione ordinaria (accertato col rendiconto di gestione anno 2017) e 4,5 milioni di debiti fuori bilancio. È stata inoltre coperta anche la parte residua del disavanzo da ri-accertamento straordinario di 11,5 milioni di euro. In totale sono stati dunque ripianati gli oltre 26 milioni di euro di buco di bilancio ereditati dalle precedenti amministrazioni così come certificato dalla Corte dei Conti. Entrambi i piani di rientro sono stati chiusi con larghissimo anticipo: il primo, quello trentennale, con 24 anni di anticipo, mentre il secondo, quello decennale, in appena un anno.
“Il voto del Consiglio comunale – commenta il sindaco Roberto Di Stefano – è un ulteriore e importante tassello del grande lavoro che la maggioranza ha fatto in questi tre anni per sanare i danni contabili causati da Pd e compagni. Abbiamo ereditato una situazione a dir poco disastrosa, ma con serietà e programmazione abbiamo risolto i gravi problemi lasciati da chi ci ha preceduto. Da sinistra hanno sempre provato a negare l’evidenza, parlando di bufale e fake news, ma le risposte di Ministero e Corte dei Conti hanno certificato i danni commessi negli anni dalle vecchie amministrazioni, danni che noi abbiamo subito denunciato e prontamente sanato con un’azione capillare e certosina. Se chi ci ha preceduto raggiungeva l’equilibrio di bilancio per mezzo di irregolarità contabili – continua il sindaco Di Stefano – ora possiamo dire di aver messo i conti in ordine con la massima trasparenza e questa è una grande vittoria di Sesto San Giovanni contro chi ha amministrato con superficialità e approssimazione portando l’ente sull’orlo del fallimento. Siamo molto felici di chiudere questa negativa e triste parentesi della storia di Sesto targata Pd, azzerando in tempi record il buco di bilancio da 26 milioni di euro. Ora guardiamo avanti, con la responsabilità che da sempre caratterizza la nostra azione amministrativa, per il bene di Sesto e dei sestesi”.
I miglioramenti sul bilancio prodotti dall’amministrazione Di Stefano sono evidenti. Nel 2018 il disavanzo è stato portato dai 21 a 10 milioni di euro, mentre nel 2019 si è scesi da 10 milioni a 805.000 euro. In due anni sono stati recuperati 20 milioni, ripulendo il bilancio da residui molto vecchi, mai riscossi dalle precedenti giunte, e divenuti pertanto inesigibili.
Sono stati cancellati residui più vecchi di cinque anni per oltre 4,5 milioni senza però sospendere le azioni di recupero che continueranno fin quando non saranno dichiarati inesigibili. Si registra un raddoppio degli accertamenti rispetto al passato che toglie dalla pancia dei bilanci finanziari crediti di difficile esazione così come è stato richiesto dalla Corte dei Conti, quando nel 2017 furono accertate gravi irregolarità contabili.
È migliorato anche il fondo di cassa che nel 2017 era di 300.000 euro, nel 2018 di 8 milioni di euro e nel 2019 di 14 milioni di euro.
In questi tre anni sono state finanziate anche due metropolitane coi fondi dell’ente, senza fare debiti: coperti i 5 milioni di debiti fuori bilancio che sono stati ereditati per il prolungamento della M1 e stanziati i 4,5 milioni di euro di coperture reali per la M5 verso Monza.