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Corte dei conti evidenzia criticità nel bilancio 2015. Di Stefano: "Manovre precedente amministrazione mettono in difficoltà la città"

Data di pubblicazione:

giovedì 3 maggio, 2018

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2 min

Ultimo aggiornamento:

giovedì 3 maggio, 2018

La sezione regionale di controllo della Corte dei Conti, a seguito della procedura di deferimento, ha convocato un’adunanza, prevista per l’8 maggio, in cui il Comune dovrà argomentare in merito a numerose criticità sollevate sulla correttezza dei conti sul bilancio del 2015, legato alla precedente amministrazione guidata dall’ex sindaco del Pd Monica Chittò.
In particolare i giudici contabili chiedono un approfondimento su diverse questioni. Si chiedono chiarimenti sull’esiguità della quota accantonata a titolo di fondi crediti di dubbia esigibilità (4.082.76 euro) che non è parsa adeguata rispetto alla mole complessiva di residui attivi alla stessa data (59.115.868 euro). Si evidenzia quindi una possibile scelta non corretta della quota del fondo crediti di dubbia esigibilità, da valutare anche alla luce dell’evoluzione successiva nelle gestioni 2016 e 2017.
Inoltre la Corte dei Conti, sempre sul rendiconto 2015, rileva una cospicua mole di residui passivi di parte corrente (39.483.173 euro), indice di potenziale difficoltà nell’adempimento tempestivo delle obbligazioni pecuniarie. I magistrati contabili sollecitano un approfondimento sulle cause dell’evidenziato ritardo nei pagamenti di spese correnti, nonché delle ragioni del ritardo, e dei tempi di adempimento, del pagamento degli oneri pregressi derivanti dal contratto di trasporto pubblico locale.
“Non sorprende che i magistrati vogliano spiegazioni in merito alle “manovre contabili” sotto la gestione Chittò. Da quando ci siamo insediati – commenta il Sindaco Roberto Di Stefano – abbiamo segnalato, più volte, i danni nel bilancio creati dalla precedente amministrazione. E’ evidente che, attraverso una “contabilità creativa”, hanno cercato di far apparire in equilibrio bilanci che chiaramente non lo erano. Non lo ha fatto solo nel 2015 ma per tre anni di fila, circostanza che evidenzia che non si può trattare solo di un errore. Il Pd dovrebbe ammettere le sue responsabilità perchè con queste operazioni ha messo in difficoltà l’intera città. E’ un momento complesso, per chiare colpe di chi ci ha preceduto, che dobbiamo affrontare salvaguardando le necessità ed esigenze dei cittadini, senza far pagare ai sestesi i danni creati dalle amministrazioni di centrosinistra”

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03/05/2018