E’ stata un’amarissima sorpresa quella che l’amministrazione comunale di Sesto San Giovanni ha trovato nello svolgimento delle operazioni di chiusura della gestione di esercizio 2017. Il rendiconto 2017 si chiude, infatti, con l’enorme disavanzo di – 13.241.801,81, oltre a quello già dichiarato nel 2015 di – 8.225.317,34 e per il quale fu deliberato, sempre nel 2015, un ripianamento in trent’anni per la cifra di – 304.641,39 all’anno. Questo Comune ha quindi un disavanzo complessivo di 21.467.119,15 euro.
Non dimentichiamo inoltre i 14 milioni di euro di squilibrio di cassa, già appurati nei precedenti mesi, che riguardano i mancati pagamenti ai fornitori.
Il lavoro degli uffici comunali ha portato alla luce una serie di clamorosi errori di calcolo, ripetuti gli anni che costringono l’attuale amministrazione a dover recuperare oltre nuovi 13 milioni di disavanzo, occultati dalla passata amministrazione.
Tra i fondi, infatti, che per legge devono essere obbligatoriamente accantonati dall’ente, quello che incide più di tutti è il Fondo Crediti di Dubbia Esigibilità (FCDE).
Il Fondo si calcola sulla percentuale della media dei crediti riscossi negli ultimi 5 anni. La passata amministrazione aveva dichiarato, nel rendiconto 2016, che la media dei crediti riscossi negli ultimi 5 anni ammontava a circa il 73% quindi il FCDE veniva costruito accantonando la somma pari a solo circa il 27% dei crediti.
In realtà era l’esatto contrario: gli uffici hanno scoperto che a Sesto San Giovanni la media di riscossione degli ultimi 5 esercizi è pari al 26,96% vuol dire che circa il 73% dei crediti potrebbero non essere riscossi e che quindi il comune, necessariamente, deve accantonare le cifre per coprire questi crediti che sono, appunto, di dubbia esigibilità.Si è creato quindi un disavanzo aggiuntivo di circa 13 milioni.
“Questo giochino contabile, ripetuto negli anni, mette veramente in difficoltà il Comune di Sesto San Giovanni – commenta Roberto Di Stefano, sindaco di Sesto San Giovanni – e la situazione finanziaria è drammatica a causa della finanza creativa targata Pd. Tutta la città deve sapere di questo possibile taroccamento del bilancio. E’ il momento della responsabilità che chiedo a tutte le forze politiche presenti in consiglio comunale perché non devono pagare e non pagheranno i sestesi le colpe di chi ci ha preceduto. La Corte dei conti già nel 2015 aveva sollevato gravi critiche sulla questione e ora le chiederemo indicazioni aggiuntive per trovare le soluzioni alternative per coprire il buco di oltre 13 milioni di euro che si trascina dal 2015. Evidentemente mai avrebbero pensato di perdere le elezioni e quindi di svelare alla città questo gravissimo disavanzo che hanno creato. Ovviamente per trasparenza manderemo gli atti, come già fatto alla Corte dei Conti, anche alla Procura”
“Dopo il lungo lavoro – ha commentato Nicoletta Pini, assessore al bilancio – che ha visto impegnati gli uffici in questi mesi, siamo riusciti a far emergere le reali condizioni del bilancio comunale. Non spetterà a noi giudicare le singole colpe, ma siamo consapevoli che la situazione anticipa tempi difficili che responsabilmente ci vedranno al fianco dei cittadini”