Sesto San Giovanni era presente oggi alla cerimonia di commemorazione dei 15 martiri di Piazzale Loreto, i partigiani che vennero fucilati a Milano il 10 agosto 1944 in una rappresaglia nazifascista.
Come ogni anno, oggi si ricordano i loro nomi: Antonio Bravin, Andrea Esposito, Giovanni Galimberti, Angelo Poletti, Eraldo Soncini, Giulio Casiraghi, Domenico Fiorani, Renzo Del Riccio, Umberto Fogagnolo, Vittorio Gasparini, Salvatore Principato, Libero Temolo, Emidio Mastrodomenico, Andrea Ragni, Vitale Vertemati.
Alcuni di loro sono legati strettamente alla nostra Città per nascita (Giulio Casiraghi) o per aver vissuto nella nostra città e lavorato nelle nostre fabbriche.
Per il nostro Comune, alla deposizione delle corone sulla stele dedicata ai 15 martiri, era presente l’Assessore Alessandra Magro, che ha dichiarato: “Oggi ricordiamo il sacrificio di tanti uomini, molti dei quali giovani, che diedero la propria vita per difendere la libertà di tutti.
Il fenomeno della resistenza ha la particolarità di aver coinvolto trasversalmente, al di là dell’ideologia di ciascuno, giovani uomini e donne che hanno combattuto per restituire alle generazioni future la libertà, un valore che tutti ritenevano talmente superiore da andar oltre il credo politico di ciascuno. Vi furono partigiani cattolici, repubblicani, monarchici, comunisti, socialisti, federalisti persino fascisti convertiti a seguito della deriva che il movimento prese. Proprio nella preservazione di questo diritto fondamentale consiste il ruolo delle Istituzioni – prosegue l’Assessore – il rispetto e la diversità ideologica devono venire garantiti a tutti, nel rispetto delle leggi vigenti. La storia insegna che ogni tentativo di soffocare la libertà fisica e ideologica dei popoli ha sempre incontrato la ribellione di questi. Una società civile si fonda sul pluralismo, sulla convivenza rispettosa di idee differenti purché incontrino il rispetto di tutti quei principi universalmente accolti nelle carte costituzionali e nei trattati internazionali di democrazia e uguaglianza. Ciascuno di noi deve riflettere su quei comportamenti che vengono posti in essere e che mirano, in un qualsiasi modo, a ledere la dignità altrui.”