Questo sito utilizza solo cookie tecnici e analytics di terze parti che rispettano i requisiti per essere equiparabili ai cookie e agli altri identificatori tecnici.
Pertanto non è richesta l'acquisizione del consenso.

Informativa Chiudi

Sesto San Giovanni tra i primi comuni in Italia ad approvare linee guida per azioni di controllo su minori in affido e comunità

Data di pubblicazione:

giovedì 1 agosto, 2019

Tempo di lettura:

3 min

Ultimo aggiornamento:

giovedì 1 agosto, 2019

La giunta comunale ha approvato un’importante delibera che contiene le linee guida per le azioni di controllo e monitoraggio dei minori in affido e delle comunità che li accolgono. Sesto San Giovanni è tra i primi Comuni di tutta Italia ad adottare un provvedimento del genere a tutela dei minori in affido e delle rispettive famiglie.
In seguito alla terribile vicenda del “sistema Bibbiano”, che ha visto diversi minori tolti alle proprie famiglie sulla base di relazioni false, la giunta ha deciso di fare ancora più chiarezza sul sistema degli affidi accogliendo con interesse quanto proposto dal Ministero per maggiori controlli e tenendo sempre presente la volontà di valorizzare la famiglia come luogo naturale per lo sviluppo e il benessere dei minori. I minori in carico al Servizio Sociale del Comune di Sesto San Giovanni sono 14 in affido, 46 in comunità minori e 25 in comunità mamma bambino.
Gli obiettivi del Comune riguarderanno il potenziamento del servizio affidi attraverso la sensibilizzazione alla tematica dell’affido famigliare e la valutazione delle famiglie disponibili all’accoglienza. Il Servizio Sociale del Comune si occuperà dell’abbinamento, dell’accompagnamento e del sostegno dei minori e delle loro famiglie d’origine e sarà suo compito relazionare sugli andamenti dei progetti al Tribunale competente.
Un altro importante obiettivo è quello relativo alla centralità del Servizio Educativo per minori e famiglia, col recupero e il sostegno dell’ambiente famigliare al fine di rendere stabili le relazioni tra genitori e figli. Sarà impegno del Comune attivare azioni educative per evitare l’uscita dalla famiglia d’origine, ridurre il collocamento in comunità e facilitare il passaggio dalla comunità al contesto famigliare (rientro in famiglia o passaggio a famiglia affidataria). Nel caso in cui la destinazione della comunità fosse inevitabile a causa di disposizioni emesse da Tribunali o da organi di pubblica sicurezza, il Comune garantirà ai minori il diritto ad avere relazioni con la propria famiglia d’origine.
“Sono molto soddisfatto – commenta Roberto Di Stefano, sindaco di Sesto San Giovanni – per l’approvazione di questa delibera e ringrazio l’assessore Pizzochera. Gli orribili episodi di Bibbiano, con bambini piccoli strappati ai loro genitori solo per ingrossare le tasche di certe associazioni, fanno rabbrividire e vanno condannati senza sconti. Proprio per questo ritengo che sia dovere dell’amministrazione comunale potenziare il servizio degli affidi per far sì che non ci siano zone d’ombra e allo stesso tempo mettere in campo specifiche azioni educative per evitare che i minori si allontanino dalle proprie famiglie, ovviamente quando questo sia possibile. La nostra priorità è quella di tutelare i più piccoli permettendogli di cresce nel miglior modo possibile”.
“I primi anni di vita, l’infanzia e l’adolescenza sono fondamentali – commenta Roberta Pizzochera, assessore all’Educazione e Servizi Sociali – per la costruzione del patrimonio affettivo dell’individuo, per questo è indispensabile garantire a ogni bambino un ambiente di vita sereno, rassicurante e in grado di stimolare la capacità di autodeterminarsi. La famiglia è il luogo naturale dove il bambino può crescere, quando la famiglia d’origine perde l’equilibrio diviene fondamentale tutelare il minore senza dimenticare il suo diritto a vivere in famiglia. In questo anno di attività – continua l’assessore Pizzochera – posso dire di essere soddisfatta del lavoro svolto dal team del settore Minori e famiglia di Sesto San Giovanni. L’impiego costante di strumenti educativi mirati mettono il minore e la sua famiglia al centro. Inoltre, al fine di diminuire la permanenza in comunità, nel prossimo anno potenzieremo il servizio affido”.

Ulteriori informazioni

Ultimo aggiornamento

01/08/2019