Cos'è
Chi è:
Giovanni Floris è uno dei volti più noti del giornalismo, della televisione e della saggistica italiana. Laureato in Scienze Politiche, ha iniziato la sua carriera in Rai, dove è stato inviato e conduttore del Giornale Radio, e poi corrispondente dagli Stati Uniti d’America, coprendo eventi di portata storica come l’11 settembre 2001.
La sua popolarità è legata alla conduzione per dodici anni del talk show di attualità politica ed economica “Ballarò” su Rai 3. Dal 2014, è autore e conduttore su La7 del programma serale del martedì “Di Martedì”.
È anche uno scrittore prolifico, con una vasta produzione di saggi e romanzi che analizzano la società italiana, l’economia e la politica. Tra i suoi saggi più noti si annoverano Mal di merito, La fabbrica degli ignoranti e Decapitati.
Il libro:
“Asini che volano” è un saggio che si propone come un “elogio degli italiani tra cinema e realtà”, un’analisi ironica e profonda che riflette sull’evoluzione del costume e della classe dirigente del nostro Paese attraverso la lente della commedia, in particolare dei cinepanettoni.
Floris parte da una domanda provocatoria: qual è la trama di un cinepanettone e quale un fatto di cronaca politica? Secondo l’autore, la linea di confine tra finzione cinematografica e vita reale si è assottigliata, o addirittura invertita: “Un tempo la commedia si ispirava alla vita, ora è il contrario”.
Il libro suggerisce che i “mostri” sociali di cui un tempo si rideva al cinema, oggi sembrano essere arrivati al potere, senza provare alcuna vergogna. Nonostante ciò, il volume è un elogio delle caratteristiche degli italiani rappresentati in quelle pellicole: spesso “arrivisti, arruffoni, un po’ vigliacchi”, ma anche “umani, comunicativi, creativi”.
Attraverso una ricognizione enciclopedica delle commedie e dei cinepanettoni, Giovanni Floris offre un ritratto sincero ed esilarante che induce anche alla riflessione e a un’ombra di nostalgia: “perché quella ‘medietà’ che ci sembrava il male oggi la rimpiangiamo”.
Il messaggio finale è un auspicio: “i personaggi da film dovrebbero tornare a farci ridere (e pensare) anziché governarci”.
Non perdete l’occasione di incontrare l’autore e di scoprire le storie dietro le sue pagine.