Giovanissime vittime della follia del nazismo internate nel lager di Terezin: la bellezza come cura straordinariamente efficace (anche se non salvifica, purtroppo) contro gli orrori di alcune atroci parentesi della storia umana.

Com’è possibile che la malvagità conosca la bellezza? Come ci si può commuovere al cospetto di un paesaggio o di un’opera d’arte e al contempo essere capaci di atti spietati e crudeli? Purtroppo, la nostra Storia ci insegna che tutto questo, per quanto inaccettabile, è perfettamente possibile. Eppure, la stessa Storia ci racconta che, quando è in “buone” mani, la bellezza assume un potere dirompente, magari proprio nello stesso luogo in cui sembra essersi lasciata corrompere o, più tristemente, non ha saputo né potuto fare nulla.

Addentrandoci nelle pagine più atroci del nostro passato, cercheremo tracce di bellezza nei luoghi teatro di una tra le più disumane stragi del secolo scorso. A volte, la troveremo dove non vorremmo vederla; altre volte, splenderà sotto forma di salvezza.

Conversazione tra Costanza Faravelli – Libraia alla “Libreria delle Ragazze e dei Ragazzi” di Milano e pianista e Danilo Faravelli – Musicologo

Evento organizzato dall’associazione aps PalinSesto, in collaborazione con la banca BCC Milano