Questo sito utilizza solo cookie tecnici e analytics di terze parti che rispettano i requisiti per essere equiparabili ai cookie e agli altri identificatori tecnici.
Pertanto non è richesta l'acquisizione del consenso.

Informativa Chiudi

Federica Manzon incontra i lettori alla libreria Tarantola

💛📖💛Federica Manzon, giovedì 10 ottobre alle 18.300 in libreria Tarantola incontra i lettori e firma le copie del suo nuovo libro “Alma”.

Data:

giovedì 10 ottobre 2024

Tempo di lettura:

3 min

locandina Alma di Federica Manzon

Cos'è

💛📖💛Federica Manzon, giovedì 10 ottobre alle 18.300 in libreria Tarantola incontra i lettori e firma le copie del suo nuovo libro “Alma”.

📘Di più sul libro

locandina Alma di Federica ManzonTre giorni dura il ritorno a Trieste di Alma, che dalla città è fuggita per rifarsi una vita lontano, e ora è tornata per raccogliere l’imprevista eredità di suo padre. Un uomo senza radici che odiava il culto del passato e i suoi lasciti, un padre pieno di fascino ma sfuggente, che andava e veniva al di là del confine, senza che si potesse sapere che lavoro facesse là nell’isola, all’ombra del maresciallo Tito “occhi di vipera”. A Trieste Alma ritrova una mappa dimenticata della sua vita. Ritrova la bella casa nel viale dei platani, dove ha trascorso l’infanzia grazie ai nonni materni, custodi della tradizione mitteleuropea, dei caffè colti e mondani, distante anni luce dal disordine chiassoso di casa sua, “dove le persone entravano e se ne andavano, e pareva che i vestiti non fossero mai stati tolti dalle valigie”. Ritrova la casa sul Carso, dove si sono trasferiti all’improvviso e dove è arrivato Vili, figlio di due intellettuali di Belgrado amici di suo padre. Vili che da un giorno all’altro è entrato nella sua vita cancellando definitivamente l’Austriaungheria. Adesso è proprio dalle mani di Vili, che è stato “un fratello, un amico, un antagonista”, che Alma deve ricevere l’eredità del padre. Ma Vili è l’ultima persona che vorrebbe rivedere. I tre giorni culminanti con la Pasqua ortodossa diventano così lo spartiacque tra ciò che è stato e non potrà più tornare – l’infanzia, la libertà, la Jugoslavia del padre, l’aria seducente respirata all’ombra del confine – e quello che sarà.

👩🏻Di più su l’autore

Nata nel 1981 a Pordenone. Autrice dei romanzi: “Come si dice addio” (Mondadori), “Di fama e di sventura” (Mondadori; Premio Rapallo Carige per la Letteratura Femminile e Premio Campiello Selezione Giuria dei Letterati) e “La nostalgia degli altri” (Feltrinelli). Ha curato l’antologia “I mari di Trieste” (Bompiani, 2015). Editor di fiction italiana e straniera per Mondadori, è ora responsabile della direzione didattica della Scuola Holden, collabora con “Il Piccolo” e “Il” del Sole24Ore.Federica Manzon

Libro vincitore del Premio Campiello 2024
Libro vincitore del Premio Alassio Centolibri 2024
Libro finalista del Premio Lattes Grinzane 2024

Federica Manzon scrive un romanzo dove l’identità, la memoria e la Storia – personale, familiare, dei Paesi – si cercano e si sfuggono continuamente, facendo di Trieste un punto di vista da cui guardare i nostri difficili tentativi di capire chi siamo e dov’è la nostra casa.

 

Ulteriori informazioni

Ultimo aggiornamento

03/10/2024