Cos'è
Esperienza sciamanica con la carta NAT n. 14 Il fratello Maggiore o Arcano della Prudenza.
I NAT sono legati alla cultura animista Birmana; sono spiriti di personalità regali appartenenti alla storia della Birmania e dalle grandi qualità, ma che hanno trovato una morte ingiusta o improvvisa che li ha resi NAT.
Nelle culture fortemente animiste come lo sciamanesimo, vi è una stretta connessione tra i NAT, gli antenati e gli spiriti.
Gli spiriti che lo sciamano evoca con il proprio tamburo sono gli Avi e gli Avi sono i NAT.
Nessun processo di guarigione può avvenire per lo sciamano se non al cospetto degli Avi e, nello stesso tempo, nessuna decisione importante può essere presa senza prima interrogare gli Spiriti.
Il concetto dei NAT fa parte della istintiva coscienza animista che mette l’anima umana in contatto con le forze e le energie che muovono l’esistenza cosmica, sono gli spiriti degli antenati oltre che la personificazione mitica delle forze naturali.
Essi sono anche aspetti della nostra psiche.
Per loro la morte si traduce in un processo di trasformazione.
Essi abitano nella nostra anima nascosti e possiamo ritrovarli e portarli alla luce attraverso un percorso interiore che si trasforma in un vero e proprio cammino iniziatico di attraversamento della Grande Soglia, la quale divide il mondo ordinario (visibile) da quello non ordinario (non visibile).
Ma per poter attraversare la grande soglia è necessario abbandonare tutte le nostre certezze, il senso degli opposti, del bene e del male, del giusto e dello sbagliato.
Solo superando queste convinzioni e attaccamenti creati dalla nostra mente possiamo passare nel mondo sotterraneo non ordinario e ritrovare la purezza originaria di ogni cosa, la sensazione di un bene superiore e la libertà dai condizionamenti.
Attraversata la Grande Soglia, la prova iniziatica che ci si presenta è quella di vedere le cose da un’altra prospettiva.
Se superiamo questa prova possiamo fare nostra una rivelazione nuova e tornare nel mondo ordinario muniti di questa risorsa.
Ogni volta che interroghiamo le carte dei NAT, noi facciamo questo viaggio, perché esse ci invitano a fare questo processo di trasvalutazione, ovvero di abbandonare le nostre certezze ordinarie, il nostro giudizio abituale per condurci nel mondo sotterraneo della nostra anima selvaggia per recuperare forze e poteri che sono da sempre dentro di noi e che sono pronti ad essere utilizzati.
Durante la serata incontreremo lo spirito del NAT n.14 o Arcano della Prudenza, quella stessa prudenza che dovremmo avere nei confronti delle nostre credenze mentali e lo onoreremo attraverso un rituale sciamanico di invito alla resa e alla restituzione delle nostre certezze e del controllo che hanno su di noi.
Con Anna Valentino e Solange Cortellini.
– un uovo
– un piccolo contenitore con coperchio che possa contenere comodamente l’uovo (tipo tupperware)
– un sasso grande al massimo quanto il pugno della vostra mano
– carta, penna e scotch
– abbigliamento comodo
– una bandana per coprire gli occhi