Questo sito utilizza solo cookie tecnici e analytics di terze parti che rispettano i requisiti per essere equiparabili ai cookie e agli altri identificatori tecnici.
Pertanto non è richesta l'acquisizione del consenso.

Informativa Chiudi

Irène Némirovsky – Abitare in tre regni

Primo appuntamento della rassegna Le voci che nascono dall'esilio. Tre scrittrici per tre incontri

Data:

Terminato

Tempo di lettura:

3 min

festa dello sport 2022

Cos'è

Sabato 22 ottobre ore 16 primo appuntamento della rassegna Le voci che nascono dall’esilio. Tre scrittrici per tre incontri. A cura di Elena Petrassi.

L’immaginazione, i libri, la lingua francese. Erano questi i regni di Irène Némirovsky, oggi una delle autrici francofone più lette al mondo.

Dalla biografia di Elena Petrassi su L’enciclopedia delle donne (testo completo a questo link):
Niente di quello che lei ha visto e vissuto è andato perduto e la vita avventurosa dei suoi libri è proseguita anche nel nuovo secolo. La precisione, la ricchezza di dettagli e informazioni, la consistenza dei personaggi, sono frutto di un lavoro preparatorio rigorosissimo. I suoi biografi scrivono che «Irène Némirovsky ha spiegato spesso che, prima di iniziare a scrivere, riempiva interi quaderni di dati biografici su ogni singolo personaggio – la fase che lei definiva la “vita anteriore del romanzo”. Poi rileggeva, censurando e commentando, ed esprimendo appassionanti riflessioni sul suo mestiere di scrittrice».”

“Come ricordano i suoi biografi, dal 1926 al 1940 Némirovsky non ha fatto altro che scrivere un unico, immenso, lunghissimo romanzo, a partire da Il ballo per arrivare a I cani e i lupi. «Comincio a scrivere, in una minuta informe, il romanzo vero e proprio e nel contempo le riflessioni che esso mi suggerisce, il “diario del romanzo”, per usare l’espressione di André Gide. Poi lascio riposare il tutto, sforzandomi di non pensare più alla letteratura. Quando lo riprendo, tutto sembra organizzarsi, costruirsi da sé».”

Irène Némirovsky nasce a Kiev nel 1903 da una famiglia ebrea benestante che nel 1913 si trasferisce in Russia. Colpiti da diversi pogrom zaristi, nel 1919 si sposta in Francia, dove comunque era già solita passare le vacanze. Irène cresce con la governante francese, entrambi i genitori sono poco interessati alla figlia, e questa solitudine favorisce la sua passione per la scrittura. A soli 18 anni pubblica i suoi primi racconti. Studia lettere alla Sorbona e impara in totale sette lingue.
Nel 1926 sposa l’ingegnere russo Michel Epstein con cui ha due figlie e nel 1929 diventa celebre con il romanzo David Golder, opera che viene poi trasposta per il teatro e per il cinema. Il protagonista, un ebreo arrivista e spregiudicato, sembra ispirato al padre. La madre insensibile e distante invece sarà ritratta nel libro Il ballo (anche questo romanzo venne adattato per il cinema).
La fama di Némirovsky cresce; malgrado questo nel 1935 il governo francese rifiuta la sua richiesta di cittadinanza. Nel 1939 si converte al cattolicesimo, ma nel 1940 a causa delle leggi razziali non può più pubblicare. Si trasferisce in campagna. Nel luglio 1942 viene arrestata e deportata, muore ad Auschwitz dopo solo un mese.
Le figlie conservano i manoscritti dei primi due libri di Suite Francese, che in origine doveva essere composto da 5 volumi, permettendone la pubblicazione postuma. Avendo conservato tutto il materiale della madre ne trarranno la biografia Mirador.

I prossimi appuntamenti della rassegna sono:
sabato 29 ottobre ore 16 Marie Cardinal – Là dove vivere era vivere
venerdì 4 novembre ore 18 Agota Kristof – Esistere in un’altra lingua

A cura delle associazioni Gli amici della biblioteca e Lucrezia Marinelli, in collaborazione con la Biblioteca civica.

I libri di Irène Némirovsky nel catalogo delle biblioteche a questo link

Luogo

Villa Mylius

Largo Alfonso Lamarmora Sesto San Giovanni

Fa parte di

Ulteriori informazioni

Ultimo aggiornamento

06/11/2022