Cos'è
Nel terzo incontro del ciclo Douce France, Elena Petrassi parlerà di Marguerite Yourcenar. Qui propone alcuni frammenti tratti da Memorie di Adriano – Taccuini di appunti.
«Ritratto di una voce. Se ho voluto scrivere queste memorie di Adriano in prima persona è per fare a meno il più possibile di qualsiasi intermediario, compresa me stessa. Adriano era in grado di parlare della sua vita in modo più fermo, più sottile di come avrei saputo farlo io. (…) Questo libro è il condensato d’un’opera enorme elaborata per me sola. Avevo preso l’abitudine di scrivere ogni notte quasi automaticamente il risultato di queste lunghe visioni provocate, durante le quali mi inserivo nell’intimità d’un altro tempo. Prendevo nota dei minimi gesti, delle parole più insignificanti, delle sfumature più impercettibili; le scene che nel libro attuale sono riassunte in due righe, erano descritte nei minimi particolari, quasi le vedessi al rallentatore; queste specie di resoconti, se li avessi aggiunti gli uni agli altri, avrebbero prodotto un volume di qualche migliaio di pagine. Ma ogni mattina davo alle fiamme il lavoro notturno».
Chi è Marguerite Yourcenar?
È una delle scrittrici più raffinate del Novecento. Educata fin dall’infanzia allo studio dei classici e al cosmopolitismo, si dedica giovanissima alla scrittura. Particolarmente affascinata dal mondo antico, concepisce un romanzo interamente incentrato sulla figura dell’imperatore Adriano, Le memorie di Adriano (1951), che le vale subito un clamoroso successo internazionale.
Della sua ricca produzione letteraria segnaliamo alcune opere che hanno segnato la carriera dell’autrice: Opera al nero (1968), Fuochi (1936), una raccolta di prose poetiche, e il ciclo autobiografico Il labirinto del mondo, composto da: Care memorie (1974), Archivi del Nord (1977) e Quoi? L’éternité (1988).
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