Turandot è una principessa cinese dal cuore di ghiaccio, che impone ai suoi pretendenti di risolvere tre enigmi mortali; chi fallisce viene decapitato, ma il principe Calaf riesce nell’impresa, proponendo a sua volta una sfida: se lei scoprirà il suo nome prima dell’alba, lui accetterà la morte.

L’opera sarà in scena nel mese di aprile 2026 al Teatro alla Scala nell’allestimento pensato da Davide Livermore per il centenario pucciniano. Una produzione ricchissima, tra prodigi tecnologici e sapienza artigianale, che sarà diretta dalla bacchetta di Nicola Luisotti.

Per l’occasione Danilo Faravelli presenta  l’incontro “Turandot. Oriente misterioso ma non troppo. Esotismi posticci e schermaglie di teatranti all’ombra della Cina di Turandot a partire dall’opera di Puccini”.

Chi è Danilo Faravelli?

Danilo Faravelli, nato a Monza nel 1953, ha insegnato Educazione Musicale nella scuola dell’obbligo per quarantadue anni. Si occupa da sempre anche di divulgazione. Ha seguito diversi filoni di ricerca e ha al proprio attivo numerose pubblicazioni di contenuto storico-musicologico come opere in volume, saggi su riviste di settore, articoli su periodici, booklets di CD ecc. A Sesto San Giovanni, città in cui risiede, opera attivamente dal 2015 nell’Associazione culturale PalinSesto, di cui è socio fondatore, coprendo il ruolo di consulente storico-musicale con funzioni di direttore artistico nella programmazione e attuazione di incontri e rassegne.

Ti aspettiamo!

L’incontro è parte della rassegna Chiacchiere da sottoScala. Approfondimenti a margine della stagione operistica 2025-2026 del Teatro alla Scala di Milano a cura dell’associazione PalinSesto insieme al Gruppo Interesse Scala della Biblioteca di Sesto.