Cos'è
Gli appuntamenti per celebrare l’Ottantesimo della Liberazione 1945-2025 continuano con la presentazione del libro Vogliamo vivere! I Gruppi di difesa della donna a Milano, 1943-45 di Roberta Cairoli, Roberta Fossati, Debora Migliucci, pubblicato da Enciclopedia delle donne, 2024.
Dialogheranno con le autrici Roberta Cairoli e Debora Migliucci:
– Primo Minelli, presidente ANPI Milano, che ha curato la prefazione del libro;
– Rossana Di Fazio e Margherita Marcheselli, della Casa Editrice Enciclopedia delle Donne;
– Coordina Silvana Ferrari, de Gli amici della Biblioteca.
Alcuni brani del libro saranno letti dall’attrice Brigida Cesareo
Il libro
Il libro racconta chi erano, quante, e come si organizzarono sul territorio le migliaia di attiviste che parteciparono ai Gruppi di Difesa della Donna, nati nella Milano occupata e distrutta dalle bombe nell’autunno del 1943, con l’obiettivo di mobilitare il maggior numero di donne e coinvolgerle nella lotta di liberazione contro la repressione nazifascista.
I Gruppi di Difesa della Donna (GDD) si proponevano di coordinare le iniziative clandestine delle forze femminili già impegnate nella Resistenza – fino a quel momento sparse, isolate o individuali – e di organizzare e reclutare nuove volontarie.
Nell’ultimo periodo di guerra, condividendo i rischi della illegalità e della clandestinità, le donne dei GDD instaurarono una stretta collaborazione con il Comando Piazza di Milano del Corpo Volontari della Libertà (CVL), preparando l’assistenza insurrezionale con le proprie infermiere e staffette, curando depositi di materiale, scorte di viveri, preparando alloggi e mense in relazione con il Comitato di Liberazione Nazionale CNL e il Comitato di Liberazione Nazionale Alta Italia CLNAI. Con l’uscita dalla clandestinità, dopo il 25 aprile 1945, i GDD passarono il testimone all’UDI (Unione Donne Italiane) e si espressero sul giornale «Noi donne». La sigla cambiava, ma, nella nuova prospettiva di pace e di ricostruzione, i soggetti femminili coinvolti nelle attività restavano in gran parte i medesimi.
Accanto all’assistenza ai reduci dai campi di concentramento e di sterminio, queste attiviste maturavano il progetto già tratteggiato durante i 18 mesi di attività illegale dei GDD della costruzione di un welfare italiano di largo respiro e le attiviste presero la strada dell’assistenza sociale, del sindacato, dell’impegno politico, mentre alcune uscirono dalla vita politica diretta.
Nel libro trovano spazio i nomi di molte di queste migliaia di donne e attiviste, che furono comuniste, socialiste, azioniste: Ada Gobetti, Giovanna Boccalini Barcellona, Lina Fibbi, Gina Galeotti Bianchi, Lina Merlin, Elena Dreher, Rina Picolato, Stellina Vecchio, Francesca Ciceri, Lucia Corti– con i loro avventurosi e talvolta tragici percorsi biografici che disegnarono un capitolo decisivo della storia politica e civile del Novecento.
Le autrici
Roberta Cairoli (1973) è una storica. Attualmente è direttrice dell’Istituto di Storia Contemporanea “P. Amato Perretta” di Como, membro del consiglio direttivo della Federazione Italiana Associazioni Partigiane (FIAP) nazionale e si occupa di Storia delle donne e di genere, di Storia politica e di Didattica della storia. Tra le sue numerose pubblicazioni Nessuno mi ha fermata. Antifascismo e Resistenza nell’esperienza delle donne nel Comasco (1922-1945), Como, Nodolibri 2005; Dalla parte del nemico. Ausiliarie, delatrici e spie nella Repubblica sociale italiana 1943-1945 (2013); ha curato Fatti e idee della Resistenza: un approccio di genere (2013) e L’Europa delle Donne (2021); con Debora Migliucci, Istituzioni, diritti e passioni. Nilde Iotti e le parole della politica. Interviste 1979-1993 (2012); con Federica Artali e Marina Cavallini, Le costituenti. La parola alle donne (2020).
Debora Migliucci (1979), è direttrice dell’Archivio del Lavoro – Cgil Milano. È PhD in Storia delle donne e dell’identità di genere in età moderna e contemporanea e in Diritto costituzionale. Ha pubblicato studi di storia con particolare attenzione all’evoluzione dei diritti in ottica di genere. Tra le sue pubblicazioni ricordiamo: La politica come vita. Storia di Giuseppina Re, “deputato” al Parlamento italiano (Unicopli, 2012); con Fiorella Imprenti, Sebben che siamo donne. Per una storia delle sindacaliste della Cgil di Milano (Unicopli. 2018); Women in the trade union movement and their biographies: the Camera del Lavoro (Chamber of Labor) in Milan (1945-1965), in E. Betti, S. Neunsinger, L. Papastefanaki, S. Zimmermann, M. Tolomelli (eds), Women, Work and Agency. Organizing and activism around the world in the long 20th century, (Ceu Press, 2022). Per Enciclopedia delle donne ha pubblicato in La signorina Kores e le altre. Donne e lavoro a Milano (1950-1970) (2015).
Roberta Fossati (1950-2021), Socia fondatrice della SIS- Società Italiana delle Storiche, si è occupata di Metodologia della ricerca, del rapporto tra oralità e scrittura per la storia delle donne e in particolare in rapporto alla storia del riformismo religioso italiano e internazionale, dell’associazionismo e del dialogo interconfessionale e interreligioso fra l’Ottocento e il Novecento.
Ha pubblicato numerosi saggi, fra i quali i libri E Dio creò la donna. Donna, religione, questione femminile in Italia, Milano, 1976; Elites femminili e nuovi modelli religiosi nell’Italia tra Otto e Novecento (1997), e Verso l’ignoto, 2020.
Evento organizzato dal Settore Cultura e Biblioteche, in collaborazione con l’associazione Gli amici della Biblioteca e l’ANPI- Sezione Monza Sesto San Giovanni.