BUONGIORNO A TUTTI. RINGRAZIO LE AUTORITÀ PRESENTI PER QUESTA IMPORTANTE CELEBRAZIONE CHE PER SESTO, MEDAGLIA D’ORO AL VALOR MILITARE PER IL CONTRIBUTO ALLA RESISTENZA, ASSUME UN VALORE ANCORA PIU’ FORTE. PURTROPPO OGGI, COSÌ COME L’ANNO SCORSO, SIAMO COSTRETTI A UN 25 APRILE IN FORMA RISTRETTA A CAUSA DELLA PANDEMIA, MA NON VERRÀ MAI MENO LA SOLENNITÀ DEL MOMENTO. UN SALUTO ANCHE AI TANTI CHE CI SEGUONO IN DIRETTA SUI CANALI SOCIAL DEL COMUNE.
OLTRE AL MONUMENTO ALLA RESISTENZA QUI A FIANCO A NOI, VOGLIO RICORDARE TUTTI GLI ALTRI LUOGHI DOVE OGNI ANNO DEPONIAMO LE CORONE: IL MONUMENTO AI CADUTI IN PIAZZA DELLA REPUBBLICA, LA SEDE DEL COMITATO DI LIBERAZIONE NAZIONALE ALL’ORATORIO SAN LUIGI IN PIAZZA PETAZZI, IL CIMITERO MONUMENTALE, IL MONUMENTO A SALVO D’ACQUISTO, IL CIPPO DEI GIOVANI PARTIGIANI IN VIA GARIBALDI, IL MONUMENTO AGLI ALPINI IN VIA PIAVE, IL MONUMENTO AI CADUTI DEL MARE IN PIAZZA MARINAI D’ITALIA, LA LAPIDE DI VILLA ZORN E TUTTE LE ALTRE LAPIDI POSTE IN OGNI VIA E PIAZZA DI SESTO IN MEMORIA DI CHI HA DATO LA PROPRIA VITA PER LA LIBERTA’.
IL 25 APRILE È LA FESTA DELLA LIBERTÀ RITROVATA, LA FESTA CHE RICORDA LA FINE DELLA GUERRA, LA FESTA DI UN NUOVO INIZIO PER IL NOSTRO PAESE.
RICORDIAMO OGGI CON COMMOZIONE TUTTI COLORO CHE HANNO PRESO PARTE ALLA RESISTENZA, A CUI SESTO SAN GIOVANNI HA DATO UN CONTRIBUTO IMMANE, CON GRANDE ORGOGLIO E ABNEGAZIONE: UOMINI, DONNE, GIOVANI E ANZIANI CHE SI SONO SACRIFICATI PER LA NOSTRA LIBERTA’ E PER IL NOSTRO PAESE. SESTO SAN GIOVANNI HA PAGATO UN TRIBUTO PESANTISSIMO: PIU’ DI 500 SESTESI FURONO SCHEDATI E PRELEVATI DALLE LORO CASE E DALLE FABBRICHE IN CUI LAVORAVANO PER ESSERE DEPORTATI NEI CAMPI DI CONCENTRAMENTO.
IN PIENA NOTTE FURONO ARRESTATI E STRAPPATI AI LORO CARI, AI LORO FIGLI, AI LORO AMICI, AI LORO AFFETTI, CON UNA VIOLENZA DISUMANA. GLI VENIVA PROMESSO CHE SAREBBERO STATI RILASCIATI IL GIORNO DOPO MA NON FU MAI COSI’. MOLTI BAMBINI VIDERO PER L’ULTIMA VOLTA I LORO PADRI E I LORO FRATELLI PORTATI VIA DURANTE I RASTRELLAMENTI. MOLTE DONNE NON FECERO NEMMENO IN TEMPO A SALUTARE I PROPRI MARITI E I PROPRI FIGLI. TANTI DI LORO VENNERO PICCHIATI E TORTURATI, NON TORNARONO PIU’ A CASA E SPARIRONO NEL NULLA, ALTRI MORIRONO PIU’ TARDI IN SEGUITO ALLE ATROCITA’ DELLA DEPORTAZIONE. FURONO PRELEVATI ANCHE MALATI, INVALIDI E MUTILATI CON UNA BRUTALITA’ SENZA PRECEDENTI NELLA STORIA. LA DIGNITÀ UMANA FU CALPESTATA, UMILIATA E DISPREZZATA.
ED E’ PER QUESTO CHE OGGI, A OLTRE 70 ANNI DI DISTANZA, IL NOSTRO DOVERE E’ QUELLO DI TENERE VIVO IL RICORDO DI QUANTI HANNO MESSO IN PERICOLO LA PROPRIA VITA E SONO MORTI PER LA LIBERTÀ DI TUTTI. UN ESEMPIO CHE NON POSSIAMO E NON DOBBIAMO DIMENTICARE, PERCHÈ È GRAZIE ALLE LORO AZIONI SE L’ITALIA RIUSCÌ A RISOLLEVARSI DOPO GLI ANNI DELLA DITTATURA E DELLE VIOLENZE NAZI-FASCISTE.
RICORDARE È ANCHE UN MODO PER RAFFORZARE LA NOSTRA IDENTITÀ NAZIONALE E PRENDERE ESEMPIO DALL’ASSOLUTO SENSO DEL DOVERE DI CUI FURONO PROTAGONISTI TANTI NOSTRI CONCITTADINI E CONNAZIONALI. È NEL LORO RICORDO CHE I GIOVANI E LE GENERAZIONI FUTURE DEVONO CRESCERE, LOTTANDO PER I VALORI DI LIBERTA’ E DEMOCRAZIA CHE MAI DEVONO MANCARE IN UNO STATO CIVILE.
IL PASSATO CI RICORDA QUANTO SESTO SAN GIOVANNI SIA UN SIMBOLO DI LIBERTÀ E RICOSTRUZIONE. GUARDIAMO QUINDI ALL’ESEMPIO DEI NOSTRI PADRI, CERCANDO DI ESSERE ATTORI CORAGGIOSI E NON SPETTATORI PASSIVI.
IN QUESTO PERIODO PARTICOLARE, DOBBIAMO RINGRAZIARE CON ANCORA PIU’ FORZA CHI RESISTE. RINGRAZIAMO TUTTE LE FAMIGLIE CHE NONOSTANTE LE DIFFICOLTA’ TENGONO DURO E CREDONO NEL FUTURO; RINGRAZIAMO CHI SI IMPEGNA OGNI GIORNO PER LA COMUNITA’, I VOLONTARI E LE ASSOCIAZIONI A SERVIZIO DELLA CITTADINANZA; RINGRAZIAMO TUTTO IL PERSONALE SANITARIO CHE NON HA MAI SMESSO DI SALVARE VITE UMANE E PRENDERSI CURA DEI MALATI; RINGRAZIAMO TUTTE LE FORZE DELL’ORDINE IN PRIMA LINEA PER LA SICUREZZA DEI CITTADINI. UN PENSIERO SPECIALE LO DEDICHIAMO A CHI NON C’E’ PIU’ E AI TANTI CHE STANNO RESISTENDO CONTRO LA MALATTIA.
GRAZIE ANCORA A TUTTI E GRAZIE ANCHE A CHI NON HA POTUTO PARTECIPARE FISICAMENTE A QUESTA CELEBRAZIONE.
VIVA IL 25 APRILE, VIVA SESTO SAN GIOVANNI, VIVA L’ITALIA.