L’ultima parola su una vicenda lunga 6 anni. Appena insediata nel 2017, la Giunta aveva contestato consumi pregressi, che erano stati anticipati dalle casse pubbliche, mai saldati dall’operatore e neanche mai chiesti dagli uffici.
La Corte di Appello di Milano, con la sentenza del 29 novembre 2023 n. 3380, dà ragione al comune di Sesto San Giovanni e nega la sospensione della condanna di primo grado, che condannava a risarcire i cittadini sestesi, di fatto chiudendo la vicenda giudiziaria tra il Comune di Sesto San Giovanni ed ARCI.
I giudici milanesi affermano che la sentenza del Tribunale di Monza, che aveva condannato ARCI a rifondere al Comune di Sesto San Giovanni Euro 226.799,88 per utenze non pagate, non è affetta da vizi, neanche sotto il profilo dell’esatta quantificazione dell’importo di cui alla condanna, atteso che sono stati adottati parametri oggettivamente riscontrabili, ai fini dei conteggi.
La Corte, inoltre, non ravvisa neanche un eventuale pericolo nel caso di mancata restituzione delle somme eventualmente pagate in eccesso da ARCI, posto che la debitrice in sede di “transazione” aveva piena consapevolezza di essere potenzialmente debitrice della somma di Euro 260.000,00 reclamata dal Comune e condanna ARCI alla rifusione spese di giudizio, raddoppiando il contributo unificato a suo carico.
“La vittoria su Arci, pone la parola fine a questa vicenda. Una sonora sconfitta verso chi ha tentato pretestuosamente di sottrarsi in tutti i modi all’adempimento dei propri obblighi economici verso il Comune e tutto un sistema che si è alimentato per anni a Sesto San Giovanni, complice una certa sinistra che gestiva le casse comunali come mezzo per i propri interessi personali, conducendo il Comune ad avere 26 milioni di debiti – commenta il sindaco Roberto Di Stefano – una volta insediati, e scoperto che Arci pagava solo 10.000 euro all’anno per la gestione del Carroponte, con le utenze elettriche anticipate dal Comune e mai richieste alla stessa Arci, abbiamo deciso di disporre un regolare bando per l’assegnazione dell’appalto in virtù della migliore offerta, garantendo regole e trasparenza. Oggi il Carroponte è un centro d’eccellenza, capace di attirare eventi di interesse nazionale ed internazionale, un deciso cambio di passo rispetto alla pessima gestione che regnava prima di noi su quello spazio” conclude il sindaco Di Stefano.