Ieri sera l’Amministrazione Comunale in collaborazione con la proprietà delle aree Fack, MilanoSesto, insieme agli investitori Hines e Prelios, ha organizzato per i consiglieri comunali, presente anche la giunta, una visita all’interno del comparto Concordia e di quello che sarà il nuovo quartiere Unione Zero, preceduta dall’illustrazione del progetto negli uffici della società in viale Italia.
“Una visita molto interessante che ci ha permesso di prendere ancora più contezza dell’enorme trasformazione in atto sul nostro territorio – spiegano i gruppi di maggioranza – Sesto San Giovanni si appresta a proiettarsi in un grandissimo futuro dal sapore internazionale che avrà un ruolo di primo piano nel campo della sanità, della ricerca, della sostenibilità ambientale, della mobilità sostenibile, della rigenerazione urbana, dei servizi. Il nuovo quartiere Unione Zero è un progetto urbano strategico studiato attorno alla cerniera della nuova stazione a ponte, di cui è stato consegnato il cantiere nelle scorse settimane, che unirà le due parti della città divise dalla ferrovia: ci saranno ampi spazi pedonali e ciclabili lungo via Acciaierie e piazza Diaz, piazze verdi collegate tra loro, uno studentato, un asilo, alberghi, negozi e residenziale. Risulterà nevralgica la nuova piazza della stazione sul lato delle ex aree Falck, da cui sarà possibile accedere al maxi-polo sanitario della Città della Salute e della Ricerca. Grazie al nuovo masterplan protocollato dallo studio di architettura Foster + Partners verrà ricucita anche l’area Concordia attraverso la piazza della Torre dell’Acqua con una fitta vegetazione nel punto di attraversamento di viale Italia in modo che, sia visivamente sia materialmente, ci sia un continuo del parco Unione con quello Concordia. La nostra Sesto San Giovanni, con questa imponente riqualificazione urbana, sarà protagonista assoluta e farà da traino a tutta l’area metropolitana permettendole di stare al passo delle principali metropoli europee: siamo orgogliosi di essere parte integrante di questa trasformazione epocale”.