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Case popolari, Tar dà ragione al Comune "Non chiedere documenti su patrimonio all'estero penalizzerebbe italiani"

Data di pubblicazione:

giovedì 31 gennaio, 2019

Tempo di lettura:

2 min

Ultimo aggiornamento:

giovedì 31 gennaio, 2019

Il Tar della Lombardia ha rigettato un ricorso di una cittadina dell’Ecuador, accogliendo in pieno le argomentazioni esposte nelle memorie difensive del Comune di Sesto San Giovanni, che chiedeva il ripristino della sua domanda di assegnazione alloggio di Edilizia Residenziale Pubblica, cancellata dagli uffici comunali.
In particolare il Tar ha chiarito che non esiste alcuna discriminazione nei confronti dell’interessata: esclusa dalla graduatoria, in base al dato oggettivo, e indipendente dalla volontà dell’Autorità interna italiana, che il Paese di provenienza non possiede uno strumento operativo – il registro nazionale della proprietà – necessario per accertare l’appartenenza di beni immobili, né di mezzi alternativi per conseguire lo stesso risultato.
Inoltre il Tar supporta la decisione ribadendo la necessita di parità di trattamento tra lo straniero e il cittadino italiano “nei rapporti con la pubblica amministrazione e nell’accesso ai pubblici servizi”, non esonerando il primo dall’obbligo di sottoporsi alle stesse prescrizioni stabilite per il secondo, pur se il rispetto delle stesse comporti un onere documentale aggiuntivo, quantomeno se ciò dipenda dal sistema normativo o dall’assetto amministrativo del Paese d’origine

“E’ una decisione particolarmente importante – commenta il Sindaco Roberto Di Stefano – perché evidenzia che applichiamo la legge in maniera regolare, senza alcuna discriminazione. Inoltre la sentenza ribadisce che, così facendo, tuteliamo i cittadini italiani e quelli stranieri in regola, con i documenti a posto. Se non lo facessimo finiremmo nel penalizzare i cittadini onesti, attuando addirittura un’assurda discriminazione verso gli italiani, tenuti a produrre all’amministrazione i documenti sulle loro proprietà. E’ una sentenza particolarmente importante perchè riporta i temi rilevanti della richiesta di alloggi popolari e delle graduatorie pubbliche al rispetto della legge, senza trattamenti di favore o corsie preferenziali. Politicamente risulta essenziale il riconoscimento che qualsiasi scelta diversa dalla nostra andrebbe a discriminare gli italiani”

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Ultimo aggiornamento

31/01/2019