Il fitto calendario di appuntamenti legati alle celebrazioni del 25 aprile è iniziato oggi, lunedì 15 aprile 2024, con le deposizioni delle corone.
Deposizioni che sono già un primo momento per rendere omaggio alle persone che hanno sacrificato la propria vita in nome della libertà in attesa del momento più intenso delle celebrazioni, l’evento del 25 aprile. Oggi, dunque, sono state posizionate le corone sulle lapidi presso la Vetrobalsamo di via Venezia e vicino alla ex Cimimontubi di via Granelli.
Domani, invece, martedì 16 aprile, sarà la volta delle vie Fiorani, Savi, Cavallotti angolo Como e al Circolo Fiorani, in via G. D’Arco e infine Volta. Mercoledì 17 aprile si andrà in Piazza della Chiesa, Cascina Gatti, in Piazza Hiroshima e Nagasaki per poi terminare nel deposito locomotori di Greco.
Intensa la giornata di giovedì 18 aprile per la deposizione di molte corone: primo appuntamento in via Breda angolo Firenze, poi ci si dirigerà in via Risorgimento, in Piazza IV Novembre, nelle vie Marconi, Marconi angolo Cattaneo, Rovani, del Riccio angolo via Monte Sabotino e via Monte San Michele.
Venerdì 19 toccherà alla Mage di via Italia, per poi andare nelle vie Migliorini, Muggiasca, Colombo, Toti e Podgora alla Scuola Galli. Lunedì 22 aprile sarà la Scuola Santa Caterina di via Cavour a ricevere la corona in memoria di Don Mapelli. Il fitto calendario di appuntamenti culminerà con la cerimonia solenne in programma giovedì 25 aprile 2024.
Dopo il ritrovo in Piazza della Resistenza ci si sposterà nella Chiesa dell’Assunta di via Cavour per la Santa Messa. Poi avverrà la deposizione della corona alla lapide che ricorda la sede del CLN presso l’oratorio San Luigi in Piazza Petazzi. Da lì è stato predisposto un autobus per raggiungere tutte le altre destinazioni. Le corone verranno posizionate al Cimitero Vecchio: Famedio Sindaci, Sacrario dei Caduti; al Monumento a Salvo d’Acquisto in Largo Salvo d’Acquisto; al Monumento ai Caduti del Mare in Piazza Marinai d’Italia; al Cippo dei Giovani Partigiani in via Garibaldi; al Monumento agli Alpini di via Piave; al Monumento in Piazza della Repubblica, alla lapide di Villa Zorn, al Monumento della Resistenza dove si concluderà la cerimonia con il saluto delle autorità alle associazioni combattentistiche e d’arma e a tutti i partecipanti.
“La nostra città ha pagato un tributo pesantissimo – spiega il sindaco di Sesto San Giovanni, Roberto Di Stefano – Più di 500 sestesi furono schedati e prelevati dalle loro case e dalle loro fabbriche in cui lavoravano per essere deportati. Ma Sesto ha trasformato il dolore in forza, in coraggio, divenendo protagonista della resistenza.
Uomini e donne, giovani e anziani hanno lottato scarificando la loro esistenza in nome della libertà. Ricordarli con questo fitto calendario di celebrazioni è un modo per rafforzare la nostra identità nazionale, prendendo esempio dall’assoluto senso del dovere e di sacrificio per costruire un futuro nel nome della libertà”.