“Vista la colpevole mancanza sul tema dei centri estivi da parte del governo Conte, che oltre ai soliti annunci non è ancora riuscito a dirci né quando né quanti soldi destinerà ai Comuni, abbiamo deciso di muoverci da soli adottando misure straordinarie per soddisfare le esigenze delle famiglie. Stanzieremo 70.000 euro di bonus extra a copertura delle rette dei centri estivi della città (fino a 50 euro a settimana per ogni bambino) per le famiglie che altrimenti rischierebbero di trovarsi escluse dalle iscrizioni, oltre ai 320.000 euro già a bilancio per l’organizzazione dei centri. Per quanto riguarda i minori con disabilità mettiamo a disposizione 120.000 euro che ci permettono di garantire il servizio loro dedicato senza un esborso aggiuntivo da parte delle famiglie a fronte di costi ovviamente più alti. Ancora una volta siamo costretti a sopperire all’enorme incapacità politica di un governo che indica come data per la partenza dei centri estivi il 15 giugno senza darci nessuna indicazione valida”. Così Roberto Di Stefano, sindaco di Sesto San Giovanni.
“Da papà, ancor prima che da sindaco, non posso che riconoscere la grande importanza dei centri estivi, soprattutto in un contesto come quello attuale dove per oltre due mesi i bimbi sono rimasti chiusi in casa senza vedere i compagni di classe, gli amici, i parenti e senza la possibilità di fare attività fisica all’aperto. In gioco – prosegue il sindaco Di Stefano – c’è la loro salute psicofisica, ma al governo sembra non importargliene nulla visto che i bambini sono stati dimenticati sin dall’inizio della pandemia. I minori sono spariti dall’agenda politica del governo, mai citati negli innumerevoli Dpcm che il premier ci ha annunciato in questi mesi in pompa magna sui social e mai presi in considerazione da nessuna delle tante task force istituite per fronteggiare l’emergenza coronavirus. Al contrario dei giallorossi, a Sesto San Giovanni non abbandoniamo i bambini e le loro famiglie al loro destino, ma anzi li supportiamo con interventi concreti e mirati”.
Il rapporto numerico minimo fra operatori, bambini ed adolescenti – imposto da Dpcm del Governo – costringe a rivedere l’offerta già strutturata in passato e sarà quindi modificato rispetto al rapporto ordinario: per i bambini in età di scuola dell’infanzia (dai 3 ai 5 anni) un rapporto di un adulto ogni 5 bambini, anziché 1 a 15; per i bambini in età di scuola primaria (dai 6 agli 11 anni) un rapporto di un adulto ogni 7 bambini anziché 1 a 20. L’amministrazione comunale ritiene pertanto che sia più sicura l’attivazione di un numero maggiore di sedi dove svolgere i centri ricreativi comunali (sei anziché le quattro previste). La durata delle giornate nei Cre sarà di otto ore e le tariffe delle rette già in vigore verranno riconfermate.
Ponendo al centro i bisogni delle famiglie e al fine di garantire a tutti la possibilità di frequentare i centri ricreativi estivi, l’amministrazione garantirà un bonus per poter frequentare un altro centro ricreativo organizzato in città per tutti i bambini che rimarranno esclusi dai posti disponibili. Tale bonus verrà riconosciuto fino ad un massimo di €50,00 a settimana per ogni figlio e comunque non oltre il 50% del costo sostenuto. La misura a sostegno sarà erogata alla famiglia ma liquidato direttamente alla struttura che erogherà il servizio. Gli uffici sono già in contatto con le varie realtà presenti sul territorio che offriranno attività estive ai bambini dai 3 agli 11 anni. Le richieste verranno inserite in graduatoria utilizzando i criteri già previsti dal Regolamento dei servizi educativi e per l’infanzia dando priorità nell’ordine a: residenti nel Comune di Sesto San Giovanni; casi segnalati dai servizi sociali; utenti con entrambi i genitori lavoratori (o il solo genitore nelle famiglie monoparentali); utente di minore età.
Sul tema interviene anche Roberta Pizzochera, assessore ai Servizi Sociali: “Ci siamo subito attivati per offrire un servizio di conciliazione a sostegno delle famiglie, modificando la progettualità per rispettare le linee guida governative. In questi mesi di lockdown i minori sono stati enormemente penalizzati ed è per questo che abbiamo pensato a un bonus di 70.000 euro per garantire ai più piccoli la possibilità di vivere un’esperienza estiva in città. Ringrazio tutte le associazioni sportive, il terzo settore e il privato sociale per la risposta alla chiamata del Comune nel mettere insieme le proprie competenze e risorse. Un particolare grazie alle scuole paritarie dell’infanzia che metteranno a disposizione i propri edifici”.