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Civica scuola d'arte resta in piazza Oldrini, Sovrintendenza dice no al rientro a Villa Zorn

L'ex Biblioteca dei ragazzi diventa sede definitiva della civica Faruffini. I locali storici non possono essere destinati ad attività di laboratorio trattandosi di bene vincolato.

Data di pubblicazione:

giovedì 29 aprile, 2021

Tempo di lettura:

2 min

Ultimo aggiornamento:

giovedì 29 aprile, 2021

civica d'arte faruffini

La Sovrintendenza ha dato parere negativo al rientro della Civica scuola d’arte Federico Faruffini in Villa Zorn. I locali in questione n, che tra l’altro implicano l’uso di forni e sostanze infiammabili, perché trattandosi di un bene storico e vincolato non è possibile per legge realizzare i necessari adeguamenti di sicurezza così come stabilito dalla stessa Sovrintendenza. Pertanto i locali al primo piano della villa possono essere usati solamente come uffici di rappresentanza e non come laboratori che prevedono una presenza fissa e costante di utenti.

L’amministrazione Di Stefano, sin dal proprio insediamento, si è fatta parte attiva per permettere alla scuola civica di rientrare nella propria sede storica ma i vincoli posti dalla sovrintendenza e le norme attualmente vigenti purtroppo non lo consentono, trattandosi di un bene storico e vincolato della nostra città.

Diventa quindi definitiva la sede dell’ex Biblioteca dei ragazzi di piazza Oldrini, individuata lo scorso ottobre dall’amministrazione comunale come idonea per le attività della Faruffini in seguito al suo trasferimento dalla sede della scuola primaria XXV Aprile, necessario per reperire spazi adeguati allo svolgimento delle lezioni scolastiche secondo le normative vigenti in materia di contenimento del covid. Il Comune ha provveduto ai lavori di adeguamento e messa in sicurezza dei locali per ospitare le attrezzature e gli arredi della Civica scuola d’arte. Non appena le restrizioni anti-covid imposte dal governo lo consentiranno, potranno cominciare regolarmente le lezioni.

Il 6 gennaio del 2017 la scuola, fiore all’occhiello della città di Sesto San Giovanni, era stata costretta ad abbandonare Villa Zorn dopo l’incendio scoppiato durante la Festa della Befana organizzata dall’Anpi, provocato da un fumogeno posizionato sulla torretta della villa che causò il danneggiamento di parte del tetto e di alcuni locali sottostanti.

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Ultimo aggiornamento

29/04/2021