Il Lambro e la diga di Pusiano
La diga di Pusiano gioca un ruolo decisivo quando ci sono piogge insistenti, perché regola i livelli del lago e, attraverso un canale artificiale, convoglia le sue acque nel fiume Lambro.
Da fine marzo 2014 la diga di Pusiano è in ristrutturazione e non può svolgere la sua preziosa funzione di contenimento. Nel caso di precipitazioni intense, quindi, il fiume potrebbe ingrossarsi e causare esondazioni.
Per questa ragione, tutti i comuni che si trovano lungo il suo corso hanno adottato uno strumento di pianificazione di emergenza che indica le misure da attivare in caso di esondazione.
La Provincia di Milano ne ha adottato uno generale, che coinvolge tutti questi comuni e che coordina le attività di protezione civile tra tutti i soggetti coinvolti.
Questo documento si chiama Piano speditivo per rischio idrogeologico idraulico del fiume Lambro a seguito dei lavori di ristrutturazione della diga di Pusiano.
Sono ben 12 i comuni interessati da questo piano speditivo, tra cui Sesto San Giovanni, con una popolazione totale di circa 418.000 abitanti e una superficie complessiva coinvolta di circa 335 chilometri quadrati.
Ecco quali sono questi comuni:
- Cerro al Lambro
- Cologno Monzese
- Mediglia
- Melegnano
- Milano
- Peschiera Borromeo
- San Colombano al Lambro
- San Donato Milanese
- San Giuliano Milanese
- San Zenone al Lambro
- Sesto San Giovanni
- Vizzolo Predabissi
Sesto San Giovanni e il Lambro
La nostra città è toccata dalle acque del Lambro in pochi ma significativi punti.
In uno scenario d’esondazione del Lambro, l’area maggiormente a rischio di isolamento nella nostra Città sarebbe quella di Cascina Colombo, nella diramazione di via Pisa all’interno del Parco Media Valle Lambro. I residenti, sono già stati informati su questa probabilità e sugli interventi che verranno eventualmente messi in campo.
Problemi, maggiormente connessi alla viabilità in caso di un’esondazione importante, possono anche manifestarsi nelle zone di via Parpagliona e via Tevere, oltre che nella zona Pelucca/San Maurizio.
In caso di massiccia esondazione, però, i disagi maggiori si avrebbero a causa del blocco di strade importanti che si trovano sull’asse orientale della città, cioè verso Cologno e sull’asse autostradale Bretella Nord e Tangenziale Est:
- l’asse di San Maurizio al Lambro, che connette Sesto a Monza e Brugherio a Cologno Monzese
• l’accesso alle tangenziali nella Bretella Nord da viale Italia, - via Di Vittorio, che conduce alla Bretella Nord e alla Tangenziale Est, luogo di grande traffico quotidiano.
E’ ovvio che un blocco totale di tutti e tre questi punti provocherebbe gravi ripercussioni e disagi sul traffico di tutta l’area nord della metropoli milanese e non solo per Sesto.
Cosa fa il Comune
Il Comune, con la collaborazione degli enti concorrenti alla pianificazione e alla gestione delle emergenze di Protezione Civile (forze dell’ordine, enti e associazioni del volontariato), ha realizzato un proprio specifico Piano d’Emergenza Comunale Fiume Lambro /Pusiano.
Il Piano d’Emergenza Comunale specifico per la esondazioni del Lambro, prevede:
- gli scenari possibili
- il massimo impatto sul territorio
- le azioni di intervento e di risposta.
La direzione dei soccorsi, in ambito comunale, è in capo al Sindaco, che è l’autorità locale di Protezione Civile, in delega all’Assessore incaricato. Le operazioni vengono gestite tecnicamente dal C.O.C. – Comitato Operativo Comunale, formato dai funzionari del Comune, dai rappresentanti delle forze dell’ordine e dagli enti ed organismi della Protezione Civile (Vigili del Fuoco, Croce Rossa, SOS, Guardie Ecologiche Volontarie, ANC-Protezione Civile, ARI).
Il COC di Sesto San Giovanni, quando si attiva, svolge funzioni di direzione, controllo e comando delle operazioni, ed è in collegamento con gli Organi superiori di Protezione Civile.
Il COC della nostra città ha già testato il funzionamento del Piano d’Emergenza Comunale “Fiume Lambro /Pusiano”, nel corso di un’esercitazione provinciale, che si è svolta a ottobre 2013.
Chi interviene
Le forze che si mettono in azione in caso di esondazione sono diverse.
A monitorare la sicurezza delle strade è la Polizia locale, con il supporto della Polizia di Stato, dei Carabinieri e della Guardia di Finanza: sono loro, infatti, a monitorare la situazione e, se è il caso, a bloccare la circolazione sulle strade.
Ad occuparsi di dare assistenza ai cittadini, invece, ci sono l’ANC – Gruppo Protezione Civile, le Guardie Ecologiche Volontarie, il Comitato Locale della Croce Rossa Italiana, la SOS, l’ARI e, se la situazione lo richiede, la protezione civile invia a rinforzo l’Associazione GVPC di Cinisello Balsamo.