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La Giunta approva la delibera che indica "stop" alla grande moschea. ll sindaco Di Stefano: "Dal Centro Islamico gravi inadempienze"

Data di pubblicazione:

martedì 18 luglio, 2017

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Ultimo aggiornamento:

martedì 18 luglio, 2017

La Giunta comunale di Sesto San Giovanni ha approvato oggi una delibera che può essere considerata il primo stop formale alla realizzazione, sull’area di via Luini, di quella che mediaticamente è già stata ribattezzata ‘la più grande moschea del Nord Italia’.
Con questo provvedimento l’Amministrazione comunale ha preso atto di una serie di inadempimenti da parte del Centro Culturale Islamico rispetto agli impegni previsti nelle convenzioni del 2013 e del 2015 (mancato pagamento della somma di 320.000 euro – dei quali, 20.000 euro a saldo del diritto di superficie, 250.000 euro quale contributo per le opere aggiuntive e 50.000 euro per la monetizzazione dei parcheggi; mancato completamento della procedura di avvenuta bonifica; mancato avvio della fase di realizzazione della struttura “Centro Culturale Islamico” il cui inizio lavori – in base al cronoprogramma – doveva avere corso a partire dal mese di settembre 2016).
“Mancanze gravi – spiega il sindaco Roberto Di Stefano – che hanno spinto l’intera Giunta a dare mandato agli uffici competenti di intraprendere le opportune azioni per le contestazioni di rito e la successiva risoluzione della convenzione”.
La delibera di oggi fa seguito al provvedimento già posto in essere nei giorni scorsi dall’Amministrazione Comunale con il quale si comunicava al Centro Culturale Islamico la decadenza dal titolo abilitativo alla costruzione della moschea.
“Abbiamo effettuato un importantissimo passaggio di un percorso – aggiunge il sindaco Di Stefano – che porterà alla definitiva archiviazione del progetto di costruzione della più grande moschea del Nord Italia. Un impegno preso con i sestesi che intendo portare definitivamente a termine nei primi cento giorni di governo della città”.
“Con il primo formale atto amministrativo di revoca del permesso edilizio – aggiunge Antonio Lamiranda, assessore all’Urbanistica – viene, di fatto, fermata la costruzione dell’opera. L’atto di indirizzo adottato dalla Giunta, a fronte delle gravi violazioni di legge e contrattuali riscontrate, porterà inevitabilmente alla definitiva risoluzione della convenzione stipulata per la realizzazione della moschea. E’ giusto ribadire che, per quanto riguarda la realizzazione di nuovi luoghi di culto, la nostra Amministrazione rispetterà gli indirizzi previsti dalla legge Regionale sulla pianificazione delle attrezzature per servizi religiosi”.

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18/07/2017