La Polizia Locale, con le nuove squadre di Polizia Giudiziaria, è intervenuta in un locale Via Giovanna D’Arco, adibito a deposito/magazzino dove dimoravano e svolgevano attività lavorativa alcuni cittadini cinesi.
In queste settimane gli agenti in abiti civili hanno effettuato alcuni controlli dai quali emergeva la presenza di persone e di rumori assimilabili all’uso di macchinari da cucito.
Veniva quindi effettuato un sopralluogo dal quale emergeva la presenza di 4 postazioni lavoro costituite da macchine da cucito di tipo professionale oltre a cataste di tessuti, bottoni e cerniere lampo e numerosi prodotti di abbigliamento contraffatti di varie marche.
All’interno sono state trovate tre persone, il titolare e due lavoranti. Uno dei 2 lavoranti era senza documenti e senza contratto di lavoro.
Attiguo al laboratorio veniva trovato anche un antibagno adibito a cucina e poi un piccolo bagno in pessime condizioni igieniche. In un altro locale vi era un letto e numerose valigie con abiti all’interno.
Il titolare del lavoratorio, che non aveva fatto comunicazione a Regione dell’azienda artigiana è stato sanzionato per violazione a questo obbligo e in più sarà denunciato per sfruttamento del lavoro nero.
Il dipendente senza documenti e permesso di soggiorno è stato fermato e portato in Questura per l’identificazione, dove è stato trattenuto per l’espulsione. Anche lui sarà denunciato all’Autorità giudiziaria per presenza in Italia senza permesso di soggiorno.
Dopo questo controllo sarà informata anche l’ATS per quanto di competenza (per la verifica della situazione sanitaria e la richiesta al PM del sequestro dei luoghi) e l’Ispettorato del Lavoro, per lo sfruttamento del lavoro nero.
“Siamo soddisfatti – commenta il Sindaco Roberto Di Stefano – per questa importante operazione. Ringrazio l’Assessore alla sicurezza, il Comandante e gli agenti della Polizia Locale per questo rilevante intervento. Colgo l’occasione per evidenziare il lavoro della Polizia Giudiziaria della Locale, squadre che sono state create e introdotte da poco, che si sono occupate dell’indagine durata un paio di settimane. Questo tipo di attività, in abiti civili e dietro segnalazioni dei cittadini, sono particolarmente utili perché rendono più ampio l’orizzonte di attività della Polizia Locale e garantiscono interventi su problematiche che prima era più difficile contrastare.
Qui stiamo parlando di sfruttamento del lavoro nero e di condizioni di vita e lavoro pessime e inaccettabili, situazioni che vanno assolutamente stroncate e condannate”