Oggi inizia il percorso, in via sperimentale e limitato a solo tre ambiti in tutta la Lombardia, della nuova legge lombarda sui servizi abitativi pubblici. E’ stato pubblicato oggi l’avviso pubblico sovracomunale sul sito del comune di Sesto San Giovanni, comune capofila del piano di zona Sesto San Giovanni-Cologno Monzese.
E’ online il bando sperimentale per 50 alloggi di edilizia residenziale pubblica, nei comuni di Sesto San Giovanni e Cologno Monzese, con le nuove modalità e i nuovi criteri
La domanda potrà essere presentata online, mediante piattaforma informatica regionale SIAGE, a cui si accederà unicamente attraverso la carta regionale dei servizi o credenziali SPID. Per la compilazione dei documenti sono disponibili gli uffici con i relativi sportelli, negli orari indicati sul sito, dell’Agenzia Case e dell’Aler.
“Siamo particolarmente orgogliosi – commenta Claudio D’Amico, assessore alla casa – di essere stati inclusi nella sperimentazione del nuovo regolamento per l’assegnazione degli alloggi di edilizia residenziale pubblica di proprietà del Comune e dell’Aler. Mi sono attivato da subito per poter riuscire a inserire Sesto San Giovanni in questo progetto e ringrazio la Regione per la scelta. In questo modo possiamo partire subito mentre gli altri comuni lombardi dovranno attendere la seconda metà del 2018. Con la nuova modalità di assegnazione andremo a bloccare storture, trattamenti di favore e incongruenze che hanno penalizzato tantissimi cittadini, soprattutto italiani. Con le percentuali di destinazione si potrà creare un giusto mix abitativo. Allo stesso tempo continuerà il nostro lavoro, con il supporto della polizia locale, di controllo nelle case popolari visti i numerosi illeciti riscontrati in queste settimane, con il fenomeno dei subaffitti e i numerosi irregolari trovati nelle case assegnate dal Comune. Andremo avanti, dunque, su un doppio binario: da una parte la novità della legge regionale con nuovi criteri più adeguati alle necessità del territorio, dall’altra il rigoroso intervento sugli abusi, sgomberando gli immobili dove sono presenti irregolari”
“Oggi comincia un percorso virtuoso – commenta Roberto Di Stefano, sindaco di Sesto San Giovanni – con il quale, con il supporto di Regione Lombardia, tentiamo di invertire la rotta sull’assegnazione degli edifici popolari, con l’obiettivo di dare priorità a chi è veramente in difficoltà, continuando allo stesso tempo nella verifica attenta di chi attualmente risiede negli edifici popolari sul territorio”
Il sistema consentirà l’abbinamento, tra gli alloggi disponibili, con quello idoneo alle esigenze del nucleo. Tra i criteri di valutazione per il calcolo del punteggio per l’assegnazione dell’alloggio l’anzianità di residenza in Lombardia e nel comune oltre al disagio abitativo, a quello economico e a quello famigliare. Il minimo di residenza previso è di cinque anni
La quota percentuale di ciascuna categoria, che si applica al numero complessivo delle unità abitative destinate ai servizi abitativi pubblici appartenenti a ciascun proprietario, dedotto il numero delle unità abitative da assegnare ai nuclei familiari in condizioni di indigenza è la seguente, per l’ambito territoriale Sesto San Giovanni-Cologno Monzese: anziani 30%, famiglie monoparentali 20%, disabili 15%, famiglie di nuova formazione 20%, appartenenti alle forze dell’ordine 15%.