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Polizia locale, due arresti per sfruttamento della prostituzione in un centro massaggi

Data di pubblicazione:

venerdì 10 gennaio, 2020

Tempo di lettura:

3 min

Ultimo aggiornamento:

venerdì 14 febbraio, 2020

Gli agenti del Nucleo Operativo di Polizia Giudiziaria della Polizia Locale, unitamente alla sezione Investigativa del Commissariato della Polizia di Stato di Sesto San Giovanni, a seguito di un’articolata indagine condotta in strettissima sinergia tra il personale dei due corpi, hanno dato seguito a due ordini di custodia cautelare in carcere – su disposizione della Procura della Repubblica di Monza – nei confronti di un uomo di 58 anni, amministratore delegato di un centro benessere di via Oslavia, e di una donna di nazionalità thailandese di 55 anni, entrambi indagati per il reato di induzione, favoreggiamento e sfruttamento della prostituzione. Nel caso della donna il reato è aggravato dal vincolo parentale con una delle vittime, ovvero la figlia.

L’indagine aveva preso il via da alcuni controlli all’interno del centro benessere in questione. Durante le ispezioni, infatti, gli agenti della Polizia Locale avevano notato la presenza di una giovane ragazza di origine thailandese e di due transgender. Le indagini condotte hanno permesso di capire che la ragazza era maggiorenne, ma soprattutto che, oltre alle prestazioni ufficiali di carattere massoterapico, come i due transgender si adoperava in prestazioni sessuali gestite dai due indagati. Le prestazioni sessuali, che venivano richieste al telefono dai clienti con la frase “massaggio con finale”, prevedevano un pagamento di 100 euro. A essere sfruttate, oltre alla figlia della donna che gestiva il centro, almeno altre due giovani thailandesi e due transgender.

Grazie al contributo delle intercettazioni, gli agenti hanno appurato il vincolo parentale tra la donna e la ragazza che veniva fatta prostituire. In alcune occasioni gli investigatori hanno scoperto che dopo i massaggi corpo, effettuati anche dall’arrestata, veniva indotta a subentrare la figlia, dando seguito alla prestazione di carattere sessuale completa.

A novembre la donna era riuscita a trasferirsi in un Paese del Nord Europa, ma le attività informative hanno permesso di accertare che per pochissimi giorni sarebbe rientrata in Italia. Così giovedì mattina, appena prima che ripartisse per l’estero, gli agenti hanno fermato entrambi sia lei che il 58enne amministratore delegato del centro benessere. La figlia della donna, pur non essendo imputata, è stata trattenuta all’Ufficio Stranieri della Questura perché irregolare sul territorio italiano. Inoltre, è stato posto sotto sequestro il centro benessere.

Per quanto riguarda la Polizia Locale di Sesto San Giovanni, si è trattata di una delle prime indagini effettuate dal neonato Nucleo Operativo di Polizia Giudiziaria alla guida del Comandante Fabio Brighel: fondamentali si sono rivelati gli sviluppi di carattere informatico effettuate dagli agenti in forza al Nucleo Operativo della Polizia Locale, esperti in analisi delle fonti aperte (Open Sources Intelligence Osint).

“Sono soddisfatto del lavoro svolto dalla squadra di Polizia Giudiziaria – commenta l’assessore alla Sicurezza, Claudio D’Amico -. Con l’introduzione di questa squadra abbiamo colpito nel segno, come dimostrano gli importanti risultati ottenuti grazie al lavoro esemplare dei nostri agenti, a cui faccio i complimenti. L’impostazione che abbiamo deciso di dare alla Polizia Locale, utile non solo per il traffico e la viabilità ma anche per tutta una serie di fini specifici di polizia, si dimostra sempre più vincente”.

“Ringrazio i nostri agenti di Polizia Locale per l’ennesima ottima operazione portata a termine – commenta Roberto Di Stefano, sindaco di Sesto San Giovanni -. Il contrasto alla prostituzione è tra i nostri principali obiettivi, come testimoniano anche i numerosi controlli all’interno dei centri massaggi durante i pattuglioni notturni per sanare eventuali irregolarità. Ancora una volta voglio sottolineare l’importanza di un Nucleo di Polizia Giudiziaria con specifici compiti di indagine, che come amministrazione comunale abbiamo fortemente voluto proprio per garantire interventi su problematiche che prima erano più difficili da contrastare”.

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Ultimo aggiornamento

14/02/2020