🌿🍀🌲🐢Il giardino di Villa Mylius è riaperto, con tutte le sue novità! |
Nel giardino storico di Villa Mylius puoi trovare nuove piante, nuovo verde e la riqualificazione del pontile e del laghetto!
🌿🍀🌲Nuovo verde
Il restyling del giardino di Villa Mylius è con la piantumazione di nuovi alberi, la manutenzione delle aree verdi, la rimozione di ceppaie e il ripristino degli impianti di irrigazione.
🌸Clicca sulla planimetria delle piantumazioni e scopri cosa sboccerà nel giardino!
🌉💧🐢Pontile e il laghetto
Il pontile ora è accessibile e percorribile a piedi, in modo da poter godere a pieno del laghetto e del giardino. Nel laghetto c’è uno spazio dedicato alle tartarughe, separato da quello dei pesci e una spiaggetta in cui le tartarughe possono rimanere anche fuori dall’acqua e trovare riparo.
Ecco nel dettaglio i lavori:
➖Un pontile percorribile.
Assi in legno naturale di Robinia, struttura in acciaio Corten e luci segnapasso: è così che sarà il nuovo pontile del giardino Mylius, tutto da percorrere! Il parapetto in acciaio Corten, con telai angolari e maglie stirate, consentirà a grandi e piccini di passeggiare in sicurezza lungo in pontile. 🎇Ad illuminare i passi e a rendere il giardino ancor più magico, tante lucine led lungo il bordo!
➖ La nuova recinzione del laghetto e una siepe sempreverde.
Via la recinzione ammalorata, installeremo una nuova recinzione alta 40 cm che delimiterà il laghetto. Come per il pontile, anche la recinzione sarà in acciaio Corten.
Oltre alla recinzione, delimiterà l’area laghetto una siepe mista bassa con piante sempreverdi (Ilex crenata, Ligustrum spp, Ilex cornuta), dal fogliame e frutti ornamentali (bacche) e fioriture a scalare in vari periodi dell’anno.
➖Pavimentazione in calcestre.
La pavimentazione dei vialetti esistenti, che si collegano al pontile, viene ricoperta di calcestre, una graniglia calcarea.
➖Adeguamento e integrazione del gruppo di pompaggio del laghetto.
➖L’area delle tartarughe.
Nella zona a nord del laghetto, oltre il pontile, le tartarughe che oggi abitano il laghetto insieme ai pesci, troveranno una casa tutta e solo per loro 💚Questa separazione tutelerà entrambe le specie.
L’area sarà scavata per almeno 1 metro e opportunamente impermeabilizzata. Questo garantirà l’opportuno ricircolo di acqua tra la nuova area e la restante area oltre il pontile.
Posizioneremo delle reti in materiale adeguato che non permetteranno il passaggio delle tartarughe al di là della nuova area.
È prevista anche una “spiaggetta delle tartarughe”: una zona riparata, delimitata da pietre naturali, dove le tartarughe possono trovare riparo quando rimangono fuori dall’acqua.
✅✅✅Il progetto di riqualificazione del giardino di villa Mylius è stato autorizzato dalla Soprintendenza per i Beni Architettonici e per il Paesaggio di Milano. |
🎨🌷📖C’era una volta. La villa di cultura e il suo giardino botanico
Che siano stati costruiti verso la metà del XVIII secolo e poi acquisiti dai Mylius, o voluti, a fine secolo o all’inizio del successivo, dalla famiglia di origine austro-tedesca, certo è che la villa e il suo giardino devono la loro notorietà a Enrico Mylius, che, trasferitosi in Italia, si distinse nella vita imprenditoriale e intellettuale di Milano e provincia. La residenza sestese, posizionata accanto a villa Zorn (di proprietà di un socio in affari) divenne ben presto un vivissimo salotto culturale, punto di riferimento per personalità come Carlo Cattaneo, Massimo D’Azeglio, Alessandro Manzoni e Vincenzo Monti, che vi scrisse la poesia nella quale lodava l'”aer sincero” di Sesto, luogo privilegiato per la villeggiatura ottocentesca.
Nota è l’amicizia di Mylius con Goethe e il suo ruolo di intermediario tra la cultura tedesca e quella italiana; altresì nota è la storia della torretta della villa, costruita appositamente perché Barnaba Oriani, astronomo e direttore dell’osservatorio di Brera, potesse studiare le stelle.
Ereditarono il mecenatismo di Enrico i suoi successori, il nipote Giorgio Melchior e la sua sposa, Sophie Vonwiller, con la scomparsa della quale, nel 1895, si conclude la storia della casata dei Mylius. A metà Ottocento il giardino all’italiana viene sostituito da un impianto all’inglese e, con il nipote di Enrico Mylius, nel 1921 la residenza viene destinata a sede del Comune, che la acquistò nel 1928 avviando una serie di radicali modifiche.
Il giardino oggi fa parte di Regis (Rete dei giardini storici) l’associazione che tutela e valorizza il patrimonio verde storico delle pubbliche amministrazioni.