đżđđ˛đ˘Il giardino di Villa Mylius è chiuso per la seconda parte dei lavori di restyling. |
Rinnoviamo e ridiamo valore a uno dei nostri giardini storici, con nuove piante e nuovo verde e con la riqualificazione del pontile e del laghetto!
I lavori di restyling vengono fatti in 2 fasi:
1ď¸âŁđżđđ˛Lavori prima fase: il verde – TERMINATI
Cosa si fa
Il restyling del giardino di Villa Mylius inizia con la piantumazione di nuovi alberi, la manutenzione delle aree verdi, la rimozione di ceppaie e il ripristino degli impianti di irrigazione.
đ¸Clicca sulla planimetria delle piantumazioni e scopri cosa sboccerĂ nel giardino!
2ď¸âŁđ˘đđ˘Lavori seconda fase: il pontile e il laghetto
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Tempi Il giardino rimane chiuso per la seconda fase dei lavori fino a fine luglio 2024. |
Cosa si fa
Finita la prima fase, il restyling prosegue con la riqualificazione del pontile e del laghetto.
Il pontile viene reso accessibile e percorribile a piedi, in modo da poter godere a pieno del laghetto e del giardino. Nel laghetto viene realizzato uno spazio dedicato alle tartarughe, separato da quello dei pesci e una spiaggetta in cui le tartarughe possono rimanere anche fuori dallâacqua e trovare riparo.
Ecco nel dettaglio cosa verrĂ fatto durante la seconda fase dei lavori:
âUn pontile percorribile.
Assi in legno naturale di Robinia, struttura in acciaio Corten e luci segnapasso: è cosĂŹ che sarĂ il nuovo pontile del giardino Mylius, tutto da percorrere! Il parapetto in acciaio Corten, con telai angolari e maglie stirate, consentirĂ a grandi e piccini di passeggiare in sicurezza lungo in pontile. đAd illuminare i passi e a rendere il giardino ancor piĂš magico, tante lucine led lungo il bordo!
â La nuova recinzione del laghetto e una siepe sempreverde.
Via la recinzione ammalorata, installeremo una nuova recinzione alta 40 cm che delimiterĂ il laghetto. Come per il pontile, anche la recinzione sarĂ in acciaio Corten.
Oltre alla recinzione, delimiterĂ l’area laghetto una siepe mista bassa con piante sempreverdi (Ilex crenata, Ligustrum spp, Ilex cornuta), dal fogliame e frutti ornamentali (bacche) e fioriture a scalare in vari periodi dellâanno.
âPavimentazione in calcestre.
La pavimentazione dei vialetti esistenti, che si collegano al pontile, viene ricoperta di calcestre, una graniglia calcarea.
âAdeguamento e integrazione del gruppo di pompaggio del laghetto.
âL’area delle tartarughe.
Nella zona a nord del laghetto, oltre il pontile, le tartarughe che oggi abitano il laghetto insieme ai pesci, troveranno una casa tutta e solo per loro đQuesta separazione tutelerĂ entrambe le specie.
L’area sarĂ scavata per almeno 1 metro e opportunamente impermeabilizzata. Questo garantirĂ l’opportuno ricircolo di acqua tra la nuova area e la restante area oltre il pontile.
Posizioneremo delle reti in materiale adeguato che non permetteranno il passaggio delle tartarughe al di lĂ della nuova area.
Ă prevista anche una “spiaggetta delle tartarughe”: una zona riparata, delimitata da pietre naturali, dove le tartarughe possono trovare riparo quando rimangono fuori dall’acqua.
â â â Il progetto di riqualificazione del giardino di villa Mylius è stato autorizzato dalla Soprintendenza per i Beni Architettonici e per il Paesaggio di Milano. |
đ¨đˇđC’era una volta. La villa di cultura e il suo giardino botanico
Che siano stati costruiti verso la metĂ del XVIII secolo e poi acquisiti dai Mylius, o voluti, a fine secolo o all’inizio del successivo, dalla famiglia di origine austro-tedesca, certo è che la villa e il suo giardino devono la loro notorietĂ a Enrico Mylius, che, trasferitosi in Italia, si distinse nella vita imprenditoriale e intellettuale di Milano e provincia. La residenza sestese, posizionata accanto a villa Zorn (di proprietĂ di un socio in affari) divenne ben presto un vivissimo salotto culturale, punto di riferimento per personalitĂ come Carlo Cattaneo, Massimo D’Azeglio, Alessandro Manzoni e Vincenzo Monti, che vi scrisse la poesia nella quale lodava l'”aer sincero” di Sesto, luogo privilegiato per la villeggiatura ottocentesca.
Nota è l’amicizia di Mylius con Goethe e il suo ruolo di intermediario tra la cultura tedesca e quella italiana; altresĂŹ nota è la storia della torretta della villa, costruita appositamente perchĂŠ Barnaba Oriani, astronomo e direttore dell’osservatorio di Brera, potesse studiare le stelle.
Ereditarono il mecenatismo di Enrico i suoi successori, il nipote Giorgio Melchior e la sua sposa, Sophie Vonwiller, con la scomparsa della quale, nel 1895, si conclude la storia della casata dei Mylius. A metĂ Ottocento il giardino all’italiana viene sostituito da un impianto allâinglese e, con il nipote di Enrico Mylius, nel 1921 la residenza viene destinata a sede del Comune, che la acquistò nel 1928 avviando una serie di radicali modifiche.
Il giardino oggi fa parte di Regis (Rete dei giardini storici) l’associazione che tutela e valorizza il patrimonio verde storico delle pubbliche amministrazioni.