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Riqualificazione Villa Zorn, Consiglio approva: ristorante, Caffè Danzante e piazza giardino

Presentato un project financing dalla società Gds srl. Previsto il restauro delle facciate, un plateatico per eventi, vialetti in pietra, erba all'inglese, eventi ricreativi e culturali.

Data di pubblicazione:

mercoledì 15 dicembre, 2021

Tempo di lettura:

3 min

Ultimo aggiornamento:

martedì 21 dicembre, 2021

villa zorn

Ieri sera il Consiglio comunale ha approvato la proposta di riqualificazione della ottocentesca neoclassica Villa Zorn presentata con un project financing dalla società Gds srl.
Per l’attività di ristorazione verrà realizzato un nuovo corpo al piano terra che dialogherà architettonicamente con l’edificio storico, mentre la facciata della villa tornerà a essere visibile nella sua interezza. Negli spazi esterni, non ci saranno più tavoli e gazebo del ristorante ma ci sarà un plateatico utilizzabile anche per eventi, nuovi vialetti in pietra e prato all’inglese. La cancellata che attualmente divide la villa dal Pino Argentato sarà tolta per creare una piazza-giardino che potrà diventare luogo di incontro.
“Il progetto tiene conto dell’interesse pubblico – spiega il sindaco Roberto Di Stefano – e prevede anche la manutenzione e il restauro delle facciate della villa. Parliamo non solo di una valorizzazione del patrimonio pubblico ma anche di una valorizzazione ambientale. Villa Zorn sarà sempre più un punto di riferimento attrattivo per la nostra città, con una nuova con area esterna verde, l’attività di ristorazione e le attività ricreative e culturali connesse”.
Il project financing è finalizzato ad ampliare l’offerta di attività ricreative e culturali, garantire opportunità di svago e di intrattenimento, favorire l’attività di informazione di servizi rivolti alle fasce più vulnerabili della popolazione, in particolare alle persone anziane, in collaborazione con strutture presenti sul territorio, quali, per esempio, la Fondazione “La Pelucca”, migliorare l’immagine della struttura provvedendo direttamente alla costante manutenzione ordinaria. Si prevede inoltre un percorso formativo con professionisti, strutture scolastiche del territorio ed attività commerciali del territorio, nell’ambito delle attività ristorative per giovani dai 16 ai 25 anni con stage, incontri formativi ed esperienze lavorative.
Per quanto riguarda lo spazio aperto conosciuto come Pino Argentato, il ballo tornerà a essere grande protagonista: “Caffè Danzante” è il nome che è stato pensato per questo luogo che ha l’obiettivo di diventare un punto di riferimento non solo per la città di Sesto San Giovanni ma per tutta l’area metropolitana. Il progetto prevede cinque giorni di apertura al pubblico con serate di liscio, tango, swing country, oltre a due aperture pomeridiane a settimana pensate soprattutto per gli anziani con momenti di svago e socializzazione. In un’ottica di partnership pubblico privato ci sarà spazio anche per eventi e iniziative organizzati dall’amministrazione comunale.
Qualche cenno storico. Villa Zorn fu costruita agli inizi del 1800 dai Marzorati, famiglia di nobili lombardi che vi dimorò per oltre mezzo secolo, e poi venduta nel 1870 agli Zorn, ricca famiglia di funzionari austriaci che viveva a Milano. Con la prima guerra mondiale gli Zorn furono costretti a lasciare Sesto e a tornare in Austria e la villa fu requisita dall’esercito italiano. La famiglia Zorn, dopo aver ceduto all’amministrazione comunale alcuni lembi di proprietà riguardanti le mura di confine, si vide costretta a vendere la proprietà che nel 1938 diventò di proprietà del gruppo immobiliare Fondi Rustici. Dopo l’acquisizione della proprietà, la Fondi Rustici presentò al Comune alcune domande di modifiche interne alla villa. Nel 1947 la villa fu acquistata dal Comune di Sesto San Giovanni.

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Ultimo aggiornamento

21/12/2021