L’autenticazione serve a dimostrare l’autenticità di una firma: il pubblico ufficiale dichiara che il documento, scritto in lingua italiana, è stato firmato in sua presenza dalla persona di cui ha prima verificato l’identità.
L’autenticazione della firma non è più richiesta per presentare domande alla Pubblica Amministrazione e ai gestori di pubblici servizi, che sono obbligati per legge ad accettare l’autocertificazione.
Per autocertificarti è sufficiente scrivere una dichiarazione in carta semplice con i dati che intendi comunicare, firmarla e allegare la fotocopia fronte e retro della carta d’identità valida (in base D.P.R. n. 445 del 28.12.2000).
Se vuoi puoi usare il modulo per l’autocertificazione predisposto dal nostro ufficio (dichiarazione senza autentica), scaricabile da questa pagina.
L’autenticazione è invece necessaria per le deleghe a riscuotere benefici economici, anche se sono da presentare a enti pubblici (ad esempio, dopo un decesso, per il ritiro da parte degli eredi delle rate maturate e non riscosse di una pensione INPS).
Non è possibile autenticare dichiarazioni che riguardano volontà, intenzioni o fatti che si svolgeranno in futuro come i propositi di pagamento o le disposizioni sull’eredità, che possono invece essere autenticate, per esempio, dai notai (“atti, stati, fatti, qualità”).
È possibile invece autenticare la dichiarazione di chi sono gli eredi di un defunto.
Anche in questo caso se vuoi puoi usare il nostro modulo scaricabile da questa pagina.
N.B. saranno autenticati massimo 4 moduli a persona.