E’ un contributo economico statale a rimborso delle spese sostenute per interventi edilizi di abbattimento delle barriere architettoniche negli edifici privati, nel proprio appartamento e nelle parti comuni e rilasciato dalla Regione Lombardia.
A quanto ammonta il contributo
Il contributo è concesso in misura pari alla spesa effettivamente sostenuta per costi fino a € 2.582,28.
Questa cifra viene aumentata del 25% della spesa effettivamente sostenuta per costi da € 2.582,28 a € 12.911,42 e aumentata di un ulteriore 5% per costi da € 12.911,42 a € 51.645,69 (fino ad arrivare ad un contributo massimo di € 7.101,28).
A chi si rivolge
I portatori di menomazioni o limitazioni funzionali permanenti, compresa la cecità, che hanno la residenza abituale nell’immobile per il quale richiedono il contributo.
In alternativa possono fare domanda:
- i familiari, chi esercita la cura e tutela o la potestà della persona disabile
- gli amministratori degli stabili in cui risiedono le persone disabili solo se le spese sono sostenute dal condominio.
Accedi al servizio
Scarica la domanda di contributo in questa pagina, metti una marca da bollo da € 16,00 e allega:
- certificato medico in carta libera che specifichi l’handicap dell’avente diritto, le patologie da cui tale handicap deriva e le obiettive difficoltà che ne derivano
- certificato di invalidità rilasciato dalla ASL, in originale e una fotocopia
- dichiarazione sostitutiva (allegato B) dalla quale risulti l’ubicazione dell’abitazione e la descrizione sommaria delle opere da effettuarsi
- autocertificazione del richiedente che attesti il possesso della carta d’identità e del codice fiscale
- autocertificazione del proprietario dell’immobile che attesta il possesso della carta d’identità e del codice fiscale
- computo metrico o preventivo estimativo della ditta che effettuerà i lavori (i prezzi devono essere riconducibili al prezziario ufficiale (CCIAA)
- atto di tutela (per chi è incapace di agire) o procura speciale, in originale o in copia
- deliberazione del condominio, se le innovazioni riguardano parti comuni di un edificio condominiale, come per esempio ascensori, servoscala, sistemi di apertura automatica di porte ecc.
- atto comprovante l’assenso del locatore (per opere interne all’alloggio in locazione)
- dichiarazione rilasciata dall’istituto bancario dove si comunica il codice IBAN dell’intestatario del conto
- dichiarazione tecnica (solo per servoscala ed ascensori) redatta dal tecnico o dal progettista che dimostra l’impossibilità tecnica di installare altri mezzi di superamento delle barriere architettoniche.
📌La domanda va presentata al Protocollo indirizzandola a "Agenzia Casa". Ecco come presentare le domande al Protocollo.
Dopo la presentazione della domanda, l’avvenuto sopralluogo del Comune e il ricevimento all’ammissibilità dell’opera possono essere realizzate direttamente le opere senza attendere la conclusione del procedimento amministrativo.
Il richiedente ha l’obbligo di comunicare all’ufficio la conclusione dei lavori con trasmissione delle fatture e delle quietanzate in originale o in copia.
Inizio dei lavori
Dopo che il Comune ha effettuato il sopralluogo per verificare le barriere architettoniche nello stabile e/o nell’appartamento invierà la comunicazione di ammissione della domanda, puoi cominciare i lavori.
Ti consigliamo di documentarti sulle normative per i lavori di abbattimento delle barriere architettoniche negli appartamenti privati, come per l’allargamento della porta del bagno, o per le opere nelle parti comuni del condominio, ad esempio per un nuovo ascensore, servoscala o montascale.
Le fatture
Al termine dei lavori il richiedente ha l’obbligo di portare al servizio Minori e Adulti le fotocopie e gli originali delle fatture e i bonifici bancari.
E’ importante sapere che per tutti i lavori di questa natura deve essere applicata l’IVA agevolata al 4%.
Eventuali costi fatturati con aliquote maggiori non saranno presi in considerazione per il calcolo del contributo richiesto.