✅Cos’è
L’autocertificazione è una dichiarazione firmata dall’intestatario che sostituisce in toto i certificati, senza che vi sia necessità di presentare successivamente il certificato vero e proprio.
Devi usare l’autocertificazione con gli uffici della pubblica amministrazione, compresi ospedali, scuole, ASST, e con società o enti che gestiscono, o hanno in concessione, pubblici servizi: gas, telefono, luce, mezzi di trasporto, case popolari, enti per la riscossione dei tributi.
📌Secondo la legge di stabilità 2012 infatti le pubbliche amministrazioni e i gestori dei servizi pubblici non possono più richiedere ai cittadini i certificati ma devono accettare le autocertificazioni.
Nei rapporti tra privati, banche e istituzioni finanziarie comprese, l’autocertificazione è possibile, rimane comunque facoltà dell’ente accettarla o richiedere, come avviene nella quasi totalità dei casi, i certificati.
✅Per cosa si può fare
L’autocertificazione non è possibile:
- per domande, dichiarazioni, rivolte agli uffici giudiziari: Preture, Tribunali, Procure della Repubblica
- per dichiarazioni che riguardano volontà, intenzioni o fatti che si svolgeranno in futuro come i propositi di pagamento o le disposizioni sull’eredità, che possono invece essere autenticate, per esempio, dai notai (atti, stati, fatti, qualità)
Si possono autocertificare i seguenti fatti o situazioni:
- nascita
- residenza
- cittadinanza
- godimento dei diritti politici
- stato civile (celibe, nubile, coniugato ecc.)
- stato di famiglia
- esistenza in vita
- nascita di un figlio
- morte del coniuge, di un discendente o di un ascendente
- obblighi militari
- iscrizione ad albi o elenchi tenuti dalla pubblica amministrazione
- titoli di studio o qualifiche professionali
- esami sostenuti
- titoli di specializzazione o di abilitazione, di formazione, di aggiornamento o di qualificazione tecnica
- reddito o situazione economica, anche per la concessione di benefici e/o vantaggi di qualunque tipo previsti dalle leggi speciali
- assolvimento di specifici obblighi contributivi, con l’indicazione degli importi corrisposti
- possesso e numero del codice fiscale, della partita IVA e di qualsiasi dato registrato nell’Anagrafe Tributaria
- disoccupazione
- qualità di pensionato e categoria della pensione percepita
- qualità di studente o di casalinga
- qualità di legale rappresentante di persone fisiche o giuridiche, di tutore, di curatore o simili
- iscrizione ad associazioni o formazioni sociali di qualsiasi tipo
- assenza di condanne penali
- vivenza a carico
- tutti i dati a loro diretta conoscenza contenuti nei registri dello Stato Civile
- di non aver riportato condanne penali e di non essere destinatario di provvedimenti che riguardano l’applicazione di misure di prevenzione, di decisioni civili e di provvedimenti amministrativi iscritti nel casellario giudiziale ai sensi della vigente normativa
- di non essere a conoscenza di essere sottoposto a procedimenti penali
- di non trovarsi in stato di liquidazione o di fallimento e di non aver presentato domanda di concordato.
✅Come farla
Puoi fare un’autocertificazione:
- scrivendola tu su carta semplice
- scaricando e compilando i moduli che trovi in questa pagina
E’ comunque sempre necessario accompagnare questa dichiarazione con un documento di identità valido.