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Assegno di Inclusione

Leggi su questa pagina se hai i requisiti e come fare domanda.

Data di pubblicazione:

venerdì 6 ottobre, 2023

Tempo di lettura:

5 min

Ultimo aggiornamento:

martedì 2 aprile, 2024

assegno di inclusione

Dal 1° gennaio 2024 l’Assegno di inclusione sostituirà il Reddito di Cittadinanza, come misura nazionale di sostegno economico e contrasto alla povertà, alla fragilità e all’esclusione sociale delle fasce deboli (Legge di Bilancio n. 85 del 3 luglio 2023).

👩🏻👨🏻Chi può chiedere l’Assegno di inclusione

Puoi chiedere l’Assegno se nel tuo nucleo familiare c’è almeno una persona:

  • con disabilità
  • con almeno almeno 60 anni
  • minorenne
  • in condizioni di svantaggio. inserita in un programma di cura e assistenza dei servizi socio sanitari del territorio, come ad esempio:
  • persona con dipendenze
  • donne vittime di violenza
  • persone in carico ai servizi psicologici e psichiatrici
  • persone senza fissa dimora iscritte all’Anagrafe del Comune, che si trovano in una condizione di povertà tale da non poter reperire e mantenere un’abitazione in autonomia e che sono in carico ai servizi sociali. 

📌Da sapere: il nucleo familiare può essere composto anche da una sola persona.

✅I requisiti

Se nel tuo nucleo familiare c’è almeno una persona con le caratteristiche scritte sopra, puoi richiedere l’Assegno di inclusione solo se quando presenti la domanda e per tutta la durata dell’Assegno, hai questi requisiti:

🏠di cittadinanza

Se sei:

  • cittadino europeo o un suo familiare titolare del diritto di soggiorno o del diritto di soggiorno permanente
  • cittadino di paesi terzi extra UE  in possesso del permesso di soggiorno UE per soggiorni di lungo periodo
  • titolare dello status di protezione internazionale (asilo politico o protezione sussidiaria)

📌Da sapere: quando presenti la domanda, devi avere la residenza in Italia da almeno cinque anni, di cui gli ultimi due anni in modo continuativo. Questo vale anche per tutti i componenti del tuo nucleo familiare.

👛economici

Devi avere:

  • un valore dell’ISEE, in corso di validità, non superiore a 9.360 euro
  • un reddito familiare inferiore a 6.000 euro annui moltiplicato per il corrispondente parametro della scala di equivalenza. Se il nucleo familiare è composto da persone tutte over 67, oppure da persone over 67 e da altri familiari tutti in condizioni di disabilità grave o di non autosufficienza, la soglia di reddito familiare diventa di 7.560 euro annui, moltiplicati per il corrispondente parametro della scala di equivalenza.
    📌Da sapere: Come funziona la scala di equivalenza?
    Secondo la scala, hai 1 punto per ogni componente della famiglia a cui si può aggiungere, a seconda della tua situazione familiare, un punteggio massimo di 2,2 o 2,3 se ci sono persone in condizione di disabilità grave o non autosufficienti. Leggi sul sito del Ministero come funziona nel dettaglio la scala di equivalenza.
  • un valore ai fini IMU del patrimonio immobiliare oltre la prima casa non superiore a 30.000 euro. Il valore dell’abitazione principale non può essere superiore a 150 mila euro.
  • un valore del patrimonio mobiliare, come definito ai fini ISEE, non superiore a 6.000 euro. La soglia aumenta di 2.000 euro per ogni componente del nucleo familiare successivo al primo, fino a un massimo di 10.000 euro, incrementato di altri 1.000 euro per ogni minorenne successivo al secondo. Questi importi aumentano di 5.000 euro per ogni componente con disabilità e di 7.500 euro per ogni componente con disabilità grave o non autosufficiente.
❌ Non puoi chiedere l’Assegno

Non hai diritto all’Assegno di inclusione se tu o un componente del tuo nucleo familiare:

  • ha o è intestatario di:
    autoveicoli di cilindrata superiore a 1600 cc. o motoveicoli di cilindrata superiore a 250 cc., immatricolati la prima volta 36 mesi prima della richiesta.
    navi, imbarcazioni da diporto e aeromobili di ogni genere.
  • risulta disoccupato a seguito di dimissioni volontarie fino a 1 anno dalla data delle dimissioni. Questo non vale per le dimissioni per giusta causa e per le risoluzioni consensuali del contratto di lavoro intervenute nell’ambito della procedura di conciliazione (di cui all’art. 7 della Legge 15 luglio 1966, n. 604).
  • è sottoposto a misura cautelare o a misura di prevenzione
  • ha sentenze definitive di condanna o adottate ai sensi dell’articolo 444 e seguenti del codice di procedura penale (cosiddetto “patteggiamento”), intervenute nei 10 anni precedenti la richiesta
  • risiede in strutture a totale carico pubblico (ad esempio le famiglie inserite in comunità, RSA in cui la retta è interamente pagata dal Comune, etc)
🤔Non hai i requisiti per chiedere l’Assegno di inclusione?

Leggi se rientri tra le persone che possono chiedere il Supporto per la formazione e il lavoro.

🔷Come chiederlo

Puoi presentare la domanda sul sito dell’Inps con SPID, CNS o CIE oppure puoi andare ai Patronati. Dal 1° gennaio 2024 potrai andare anche nei CAF, Centri di Assistenza Fiscale.

Oltre a fare la domanda, per avere l’assegno, devi firmare online un Patto di attivazione digitale (PAD), sul Sistema Informativo per l’Inclusione Sociale e Lavorativa (SIISL).

✅Come viene erogato

L’Assegno di inclusione viene erogato mensilmente con la Carta di Inclusione, emessa da Poste Italiane.

L’importo massimo annuo è di 6.000 €, incrementabile in base alla composizione del nucleo familiare e alle necessità abitative. L’assegno viene erogato per un periodo massimo di 18 mesi e può essere rinnovato, dopo un mese di sospensione, per altri 12 mesi.

ℹPer info

Per avere informazioni o se hai dubbi sull’Assegno di inclusione sociale puoi:
📞chiamare l’ufficio per l’Assegno di Inclusione allo 02 2496788 tutti i martedì dalle 9.30 alle 12.30 e giovedì dalle 14.00 alle 16.00.
📧 scrivere a ufficioassegnoinclusione@sestosg.net
💻leggere tutte le informazioni nel dettaglio sul sito del Ministero del Lavoro

Ulteriori informazioni

Ultimo aggiornamento

02/04/2024