I cittadini dell’Unione Europea hanno diritto di soggiornare in Italia per un periodo non superiore a tre mesi, senza alcuna condizione e formalità, salvo il possesso di un documento di identità valido per l’espatrio rilasciato dal paese d’origine. Allo scadere dei 3 mesi, per soggiornare regolarmente in Italia è necessario iscriversi all’Anagrafe del Comune in cui si ha fissato la dimora abituale per ottenere l’attestazione di iscrizione anagrafica. Dopo 5 anni continuativi si ha diritto al soggiorno permanente. L’attestazione, chiamata anche “attestazione regolare di soggiorno”, è un certificato che viene rilasciato solo su richiesta dell’interessato una volta concluso il procedimento di iscrizione anagrafica: dimostra che, al momento del suo rilascio, il cittadino comunitario possiede i requisiti previsti dalla normativa vigente per il regolare soggiorno in Italia.
L’attestazione di iscrizione anagrafica è personale e non ha scadenza, anche se è valida finché rimangono i requisiti necessari per poterla ottenere.
Costi
2 marche da bollo da 16 euro + 0,70 centesimi di diritti di segreteria
Come chiederla
Bisogna compilare il modulo (che trovi su Sesto facile) e allegare i documenti che comprovano i motivi del soggiorno in Italia. Guarda i documenti da allegare alla domanda.
Puoi fare la domanda online oppure stamparla e consegnarla (insieme agli allegati) all’ufficio Protocollo.
🇬🇧 Cittadini britannici 🇬🇧
I cittadini britannici che hanno presentato domanda di iscrizione anagrafica entro il 31 dicembre 2020 possono richiedere l’attestazione di iscrizione anagrafica in base all’Accordo sul recesso del Regno Unito e dell’Irlanda del Nord dalla UE. Come fare Compila questo modulo e consegnalo all’Ufficio protocollo del Comune in questi orari di apertura. L’attestazione viene rilasciata entro 30 giorni da quando consegni il modulo. Quando il certificato è pronto ti contatteremo per il ritiro. Quanto costa • una marca da bollo da €16,00 da allegare quando consegni il modulo di richiesta (ricordati di comprarla prima di andare allo sportello dell’Ufficio protocollo). |
Normativa di riferimento
• Direttiva 2004/38/CE
• D.Lgs. 06 febbraio 2007, n. 30
• Circolare del Ministero dell’Interno 06 aprile 2007, n. 19
• sentenza della Corte di Giustizia 21 dicembre 2011/Procc. C-424/10 e C-425/10